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Chiara Ferragni, "a fare i moralisti... La vita è lunga": un siluro politico

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"La vita è lunga e ricordo bene le lezioncine moralistiche che, attraverso la rete, impartivano di tanto in tanto Fedez e Ferragni". Inevitabilmente, il caso di Chiara Ferragni è diventato ancora una volta politico. Nel giorno della chiusura dell'istruttoria dell'Antitrust che impone alla imprenditrice digitale il pagamento di 1,2 milioni di euro per il caso delle uova di cioccolata "di beneficenza" ("Una donazione, non una sanzione", specifica lei), è di Maurizio Gasparri il commento più duro e velenoso.

"Leggo ora che l'Antitrust è intervenuta sull'opaca presunta beneficenza di Chiara Ferragni. Che dovrà versare una cifra cospicua - premette il senatore di Forza Italia -. Fare i moralisti e finire sotto le grinfie dell'Antitrust andando incontro a costose decisioni sono due cose difficilmente compatibili. Non parliamo poi di altre vicende di cui abbiamo letto recentemente. Basta avere tempo. E poi emerge sempre la verità sulle persone. In bocca al lupo".

 

 

 

Come accennato da Gasparri, l'influencer cremonese donerà 1,2 milioni di euro all'impresa sociale 'I Bambini delle Fate', ottenendo di contro la chiusura, da parte dell'Antitrust, dell'istruttoria avviata lo scorso gennaio nei confronti delle sue due società, TBS Crew e Fenice srl, sulle comunicazioni commerciali con cui vennero pubblicizzate le uova "griffate" in occasione delle festività pasquali 2021 e 2022.  Il procedimento vedeva coinvolta anche la Cerealitalia Industrie Dolciarie Spa, titolare del marchio 'Dolci Preziosi'.

 

 

 

La storia è quella legata alla vendita delle uova di cioccolato associata ad un'iniziativa benefica a favore de 'I Bambini delle Fate': l'Antitrust voleva verificare se le informazioni fornite ai consumatori potessero averli indotti a ritenere che attraverso l'acquisto delle uova rosa avrebbero sostenuto economicamente l'impresa sociale. Soddisfatta dell'accordo Chiara Ferragni, che in un video pubblicato sui suoi social ha commentato: "L'autorità Antitrust ha chiuso accogliendo gli impegni su cui TBS Crew e Fenice hanno lavorato negli ultimi mesi". Quindi la (ex) regina dei social ha sottolineato: "E' una donazione, e non dunque una sanzione". Ferragni ha ribadito poi la volontà di continuare a impegnarsi con opere di beneficenza, ma tenendo ben separate la sfera del business da quella della solidarietà. "Le società si assumono l'impegno, a cui tengo in modo particolare, della separazione totale delle operazioni commerciali dalle attività benefiche, che comunque non smetteremo di fare - ha spiegato -. TBS Crew e Fenice formalizzeranno regolamentazioni interne per il corretto svolgimento delle attività di comunicazione e marketing". Una promessa, quella di Ferragni, legata anche a un altro aspetto messo nero su bianco dall'Antitrust, ovvero la possibilità di incorrere in pesantissime sanzioni nel caso di comunicazioni commerciali non corrette.

A non accogliere positivamente la decisione dell'Antitrust è invece Selvaggia Lucarelli che ha definito "imbarazzante" e "antipedagogico" l'accordo. "Mi spiace - ha scritto Lucarelli -, ma non ne esce bene neppure l'Antitrust". 

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