L'aria che tira, Meloni da Trump? Lezione di Fassino al Pd

"Non è mai una cosa buona piegare scenari e dinamiche internazionali a esigenze di politica interna"
martedì 15 aprile 2025
L'aria che tira, Meloni da Trump? Lezione di Fassino al Pd
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"Non è mai una buona cosa piegare scenari e dinamiche internazionali a esigenze di politica interna". Piero Fassino, ex leader dei Democratici di sinistra, ospite di David Parenzo le canta al Pd.

Anche martedì mattina, come da giorni a questa parte, nello studio di L'aria che tira su La7 si discute della situazione internazionale: Donald Trump, i dazi, le risposte dell'Unione europea, i parziali stop della Casa Bianca. E il viaggio della premier Giorgia Meloni alla Casa Bianca, in programma giovedì 17 aprile. Una vigilia calda, resa bollente dalle critiche delle opposizioni al limite dello schizofrenico. Prima l'accusa alla Meloni di "scavalcare" Bruxelles, quando la risposta a Trump dovrebbe arrivare dall'Unione europea compatta. Quindi la surreale critica al presunto "ritardo" con cui il presidente del Consiglio avrebbe messo in agenda il faccia a faccia con il presidente americano.

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"Bisognerebbe che i leader politici del nostro Paese avessero questo buonsenso", sottolinea Fassino. "Parla anche ai suoi?", domanda Parenzo. "Parlo a tutti, parlo a tutti - conferma il deputato e vicepresidente della Commissione Difesa a Montecitorio -. Ridurre questioni rivelanti che investono il futuro del mondo a un battibecco per raggranellare qualche voto in più o in meno non mi pare una grande strategia". La segretaria Elly Schlein, insomma, è avvisata.

Nel merito, prosegue l'onorevole, "il viaggio è complicato. Meloni va come premier ma non ha un mandato per parlare a nome dell'Unione europea. Ieri l'ufficio stampa della Von der Leyen ha detto una cosa ovvia: la politica commerciale spetta all'Unione europea. Qualsiasi colloquio comunque è utile. Molto però dipenderà da quel che dirà Trump e Trump ha fatto della imprevedibilità il suo modo d'essere".

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"Lo schema è sempre il solito - riassume Fassino -: sparo una cosa molto alta, obbligo tutto il mondo a discutere di quello e poi negozio cercando di portare a casa il medio. Questo schema però mi pare aver avuto già delle contraddizioni non da poco: crollo del valore del dollaro al cambio, il crollo delle Borse che non riguarda i ricchi ma il popolo dei piccoli investitori, il sistema previdenziale americano fondato sui fondi pensione su cui il crollo in Borsa ha conseguenze gigantesche. E' tornato indietro sugli apparati digitali e ora annuncia di tornare indietro sulle auto. Questo decreto sta diventando una tela slabbrata e piena di buchi".  

Fassino e la Meloni da Trump, guarda qui il video di L'aria che tira su La7