In Onda, Rampini: "Fuga in avanti", cosa c'è dietro l'attacco di Israele a Teheran

sabato 21 giugno 2025
 Federico Rampini

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"Israele voleva mettere all'angolo Trump perché si occupasse meglio dell'Iran?": Marianna Aprile lo ha chiesto al suo ospite Federico Rampini a In Onda su La7, riferendosi all'attacco di Tel Aviv contro Teheran nella notte tra il 12 e il 13 giugno. Un attacco giustificato dal timore, a detta degli israeliani, che gli iraniani stessero lavorando a una bomba atomica. 

"È una possibilità - ha risposto l'editorialista del Corriere della Sera, in collegamento con il talk -. Quando ormai due mesi fa Trump decise di aprire un negoziato con l'Iran sul nucleare, proponendo una sua versione dell'accordo di Obama, è probabile che Netanyahu (premier israeliano, ndr) si sia molto spaventato dall'idea che gli americani cominciassero a negoziare direttamente con gli iraniani passando un po' sopra la sua testa".

Rampini, poi, ha fatto notare che "in Medio Oriente Netanyahu è un interlocutore a cui Trump presta ascolto ma non è il solo, c'è anche il principe saudita Bin Salman. È possibile, anche se non abbiamo le prove, che ci sia stata una fuga in avanti di Israele per bloccare quel negoziato diplomatico". Infine, ha sottolineato che "c'è anche una partita interna agli Usa, c'è un pezzo della galassia Trump che si era sinceramente convinta che questo presidente fosse un isolazionista e che mai e poi mai avrebbe trascinato l'America in un'altra guerra".

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