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Francesca Albanese vuole imbavagliare Libero

di Alessandro Gonzatodomenica 5 ottobre 2025
Francesca Albanese vuole imbavagliare Libero

(LaPresse)

4' di lettura

Una delle più vistose differenze tra un gatto e una bugia, diceva Mark Twain, è che il gatto ha solo nove vite. Il Movimento ha 5Stelle, e un felino zampettando sullo schermo taroccherebbe meglio i filmati. Ci scusiamo con Felix. L’ultimo falso dei contiani, dunque non d’autore, è un goffo taglia e cuci in base a cui il direttore di Libero, Mario Sechi, in tivù avrebbe auspicato l’affondamento della Flotilla con la gente a bordo. Ovviamente Sechi aveva detto che l’operazione sarebbe stata possibile solo dopo lo sbarco dei crocieristi per Gaza, ma l’intellighenzia grillina – ossimoro che nelle scuole ormai insidia “ghiaccio bollente” – ha eliminato il nocciolo del ragionamento, termine sconosciuto ai più nella galassia pentastellata. La senatrice Barbara Floridia ha avuto l’alzata di ingegno e in un video s’è scagliata contro Sechi. La stessa, ex adepta del comico Beppe in seguito folgorata sulla via del “gra-tu-i-ta-men-te”, smascherata da Sechi cos’ha fatto? Gli ha infantilmente risposto col seguente messaggio, «Meloni docet», ammettendo il taroccamento. Vediamo ora con che coraggio continuerà a ricoprire il ruolo di presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai. Il fegato non manca a Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu nei territori palestinesi in cui non mette piede da tempo: la signora che nel suo imparziale rapporto non ha mai condannato Hamas ha pubblicato un “post” con cui ha fatto da grancassa alle falsità della Floridia. In aggiunta, senza la vergogna che non ha provato neppure quando ha sminuito il possibile rilascio degli ostaggi israeliani, ha cinguettato: «Colpa di chi lo invita a parlare di cose che non sa e non capisce». Il “post”, va precisato, non è autobiografico. La democratica Albanese vuole mettere il bavaglio a Libero.

Una medaglia. Torniamo alla Floridia, la cui gravità del fatto ha scatenato le reazioni del centrodestra i cui rappresentanti hanno espresso tutti solidarietà al direttore di Libero e hanno aggiunto dell’altro. Fratelli d’Italia, in una nota firmata dai componenti della Commissione di vigilanza, ha dichiarato che «diffondere filmati con dichiarazioni decontestualizzate, dandole in pasto ai leoni da tastiera social, significa esporre Sechi a una gogna mediatica le cui conseguenze possono essere pericolose. Gioverebbe ricordare», prosegue il comunicato, «che Sechi è un giornalista e non un politico, che viaggia senza scorta e che certe dichiarazioni rischiano di gettare benzina sul fuoco di un clima già di per sé rovente. Ma quello che è più grave è che dalla Floridia», conclude la nota, «non sono arrivate le scuse, ma anzi una sorta di autogiustificazione a conferma del suo essere inadatta al ruolo di presidente della Vigilanza».

Il capogruppo di Fdi alla Camera, Galeazzo Bignami, ha parlato di «grave intimidazione». L’omologo al Senato, Lucio Malan, ha sottolineato «il silenzio della sinistra, che al solito sulla difesa dei giornalisti usa due pesi e due misure». Il deputato Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di Fdi, ha posto una domanda, purtroppo dalla risposta scontata: «Giuseppe Conte che ne pensa?». Durissima pure Forza Italia: «È stata estrapolata una frase per additare anche all’ira delle piazze un direttore che ha fatto più volte analisi serie ed equilibrate. L’atto della senatrice implica responsabilità gravissime, di ordine morale e non solo». E ancora: «Chi si comporta in questo modo non può svolgere funzioni di vigilanza. La Floridia dovrebbe in primo luogo vigilare su se stessa, se ne fosse capace». La vicesegretaria forzista, Deborah Bergamini, ha rilanciato: «Non sorprende che un 5Stelle sia arrivato a diffondere un video per stravolgere le affermazioni di un giornalista che ha sempre profondamente argomentato le sue analisi». Giorgio Maria Bergesio, capogruppo Lega in commissione di Vigilanza, auspica le scuse della Floridia «per il suo atteggiamento a dir poco deplorevole».

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Così il collega deputato Igor Iezzi: «Chi dovrebbe garantire che l’informazione rispetti i princìpi di correttezza si rende protagonista di atteggiamenti non consoni al ruolo». Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati, stigmatizza «gli attacchi ideologici» dei pentastellati. Attenzione, interviene la vicepresidente M5s, Chiara Appendino, la quale si supera: «Donzelli, Bignami e soci parlano di intimidazione, ma sono loro a praticarla. Distorcono le parole di Floridia per difendere un personaggio come Sechi che invoca l’affondamento delle navi usate per una missione umanitaria come la Flotilla e infama chi vi ha partecipato. Del resto», aggiunge, «il governo continua a dileggiare chi si è unito alla Flotilla. Invece di aizzare lo scontro dovrebbero avere la dignità di aprire gli occhi e rendersi conto della marea che ha invaso l’Italia per chiedere giustizia». Appendino mostra invidiabili doti di comicità involontaria. Il presidente dei senatori forzisti, Maurizio Gasparri, controbatte: «Vedo che la Floridia si fa difendere da una persona condannata in via definitiva come la Appendino, che dovrebbe tacere per la vergogna e invece sproloquia. Non possiamo che biasimare un palese caso di livore mischiato a inadeguatezza, e la mistura di astio e poca capacità può dare esiti nefasti, per chine fa uso. “Quis custodiet ipsos custodes”? Si chiedeva Giovenale. Che i grillini penseranno sia un parente di Giovanotti». I 5Stelle sono ragazzi fortunati, come canta Jovanotti, perché gli è stato regalato un sogno, per molti un lavoro. 

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