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Spending review, il governo chiede aiuto ai cittadini

Sul sito di Palazzo Chigi: "Segnalateci gli sprechi compilando il modulo on-line"

Andrea Tempestini
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  Palazzo Chigi non sa più dove sbattere la testa e sceglie la partecipazione online anche per l'adozione della spending review. Il governo - che ha deciso di escludere dal piano di tagli alla spesa pubblica Colle, Parlamento e Corte Costituzionale - ha dedicato un apposita sezione sul suo sito "allo scopo di illustrare la spending review, quanto è stato fatto finora e i progressi che si attendono per i prossimi mesi". Ma non è tutto. Mario Monti e la sua squadra di tecnici, evidentemente a corto di idee, spiegano che "tutti i cittadini, attraverso il modulo 'Esprimi la tua opinione', hanno la possibilità di dare suggerimenti, segnalare uno spreco, aiutando i tecnici a completare il lavoro di analisi e ricerca delle spese futili". Iniziativa di Libero: Eppure di cose da tagliare ce n'è tante. C'è solo l'iimbarazzo della scelta dalla pensione di Amato da 29mila euro al mese, alle auto blu. Dai soldi al Quirinale, ai finanziamenti ai partiti (217,5 milioni nel 2011). Dai superstipendi dei parlamentari, a quelli dei manager. Dagli sperperi della sanità campana alle forniture illimitate di carte e pelle alla Casta. E se proprio doveste avere bisogno di qualche suggerimento, basta cliccare nel nostro dossier Casta per trovare un'ispirazione,. per avere qualche spunto. Dite la vostra, scriveteci dove bisogna andar di forbici.    

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