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Le riforme istituzionali partono male:accantonato taglio parlamentari

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Il Senato rinvia l'esame dell'articolo con cui si riduce il numero delle poltrone per dare precedenza alla discussione del Senato federale

Matteo Legnani
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Il presidente Renato Schifani ha spiegato che si tratta di un "accantonamento tecnico" e non nel senso che della questione non ci si occuperà in seguito. Ma quello che l'aula del Senato ha mandato oggi a un Paese che non ne può più della casta e che da anni chiede il taglio al numero dei parlamentari, non è un bel segnale. Palazzo Madama ha infatti votato l'accantonamento dell'art.1 del ddl sulle riforme istituzionali relativo alla   diminuzione dei deputati, passando così all'articolo 2 sul Senato federale, secondo la proposta del leghista Federico Bricolo. Si è in pratica ricreata la vecchia maggioranza di centrodestra che sosteneva il governo Berlusconi, con 154 voti favorevoli all'accantonamento, 128 contrari e 5 astenuti. Eì il "miracolo delle poltrone": per difenderle, gente che da mesi se ne dice di ogni, torna a fare comunella e a votare compatta.

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