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Terremotati, beffa rinviata: pagheranno le tasse fra 3 mesi

Corrado Passera

Giulio Bucchi
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Il governo ha deciso di esentare dalle tasse fino al 30 novembre le popolazioni colpite dal terremoto di Emilia Romagna, Veneto e Lombardia dello scorso maggio. E' una delle poche indiscrezioni filtrate dal Consiglio dei ministri fiume durato 8 ore a Palazzo Chigi. Sull'agenda dei ministri del governo Monti c'erano molti punti in merito a crescita e sviluppo. L'esenzione per i terremotati non basta, però, al Pdl, che per bocca della vicepresidente dei deputati Isabella Bertolini spiega: "La proroga discussa oggi non risolve la questione. Fra due mesi ci ritroveremo nella stessa situazione. Serve più tempo - aggiunge in una nota -, avevo già annunciato che avrei presentato un odg per chiedere una proroga di almeno un anno. Discuteremo il mio ordine del giorno in Parlamento quando l'esecutivo presenterà il decreto".  Il Consiglio dei ministri ha anche dato il via libera al bando di concorso, il primo dal 1999, per l'assunzione di quasi 12mila nuovi docenti. La pubblicazione del bando è prevista il 24 settembre: varranno titoli ed esami, su base regionale, L'ottimismo di Passera - Già il ministro della Famiglia Andrea Riccardi, uscendo tra i primi, aveva lasciato intuire la misura a favore dei terremotati. Il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, invece, è stato più esplicito sul vertice: "La mobilitazione di tutti i ministeri per la crescita va nei campi più diversi: è importante per la crescita la sanità come i beni culturali, l'ambiente, come gli Interni che assicurano sicurezza, l'istruzione per formare il capitale umano. Ci siamo resi conto, una volta di più,che ogni ministro ha delle leve sia per contribuire all'obiettivo rigore che all'obiettivo crescita". Durante il Cdm, ha spiegato Passera, "sono stati raccolti contributi di grande interesse da tutti i ministri, che si sentono mobilitati per far uscire il Paese il più velocemente possibile dalla recessione". A chi gli chiedeva quando le misure saranno varate, ha infine risposto: "Vedremo, ci saranno le occasioni per farlo. Stiamo parlando di provvedimenti sul completamento di provvedimenti sull'agenda digitale del Paese, sulle start up e di come attirare investimenti dall'estero". In ogni caso, conclude Passera, "è stata una giornata concreta e non c'è stato nessuno scontro con Grilli, conti pubblici e crescita non sono alternativi", glissando così sulla frenata del ministro dell'Economia agli slanci di ottimismo del ministro del Welfare Elsa Fornero e dello stesso Passera.    

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