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Bossi pronto a lasciare la LegaVuole andare con Tremonti

L'ex ministro delle Finanze sta lavorando a un suo partito. E se Maroni dovesse negare una candidatura al Senatur...

Matteo Legnani
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Sono non solo "colleghi", ma anche amici da molti anni. Vengono entrambi dalle valli lombarde, uno dal varesotto e l'altro da Sondrio, in Valtellina. Entrambi, hanno quel parlare schietto che li ha messi talvolta contro l'alleato di sempre: Silvio Berlusconi. Ora potrebbero fare politica assieme. Ma non sarebbe Giulio Tremonti, dopo le incomprensioni col Pdl, a confluire nella Lega di Umberto Bossi come si ipotizza da tempo. Il senso di marcia potrebbe essere inverso, con il Senatùr tentato dal soggetto politico al quale l'ex ministro delle Finanze del governo Berlusconi sta lavorando da tempo: uno spazio all'interno del centrodestra, piazzato tra Lega e Pdl. "Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi. Maroni in questo momento ha in mano tutto il partito, può fare quello che vuole" spiega un parlamentare vicino al fondatore del Carroccio al sito di news Lettera43. "Se deciderà di lasciare spazio al dialogo anche a chi è in dissenso con la sua linea, non credo ci saranno problemi. È stato eletto segretario da un congresso legittimo e nessuno lo mette in dubbio. Ma se dovesse decidere di zittire qualunque posizione che non sia la sua, dando spazio solo a chi gli è vicino...". Una cosa è certa: in fase di definizione delle liste per le politiche 2013, in molti tra i più convinti sostenitori di Umberto Bossi potrebbero rischiare il posto. E se il repulisti dovesse toccare anche l'ex capo onnipotente, al Senatur non resterebbero alternative per evitare la pensione.

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