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Il Csm sta con Napolitano: "Attacchi tanto infondati quanto strumentali"

Il Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura: telefonate ancora sottoposte a segreto di indagine attinenti alle prerogative istituzionali del presidente

Giulio Bucchi
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"Piena solidarietà al presidente della Repubblica, oggetto da tempo di attacchi tanto infondati quanto strumentali". Con queste parole il Comitato di presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura ha commentato la pubblicazione da parte di Panorama di alcune indiscrezioni sull'intercettazione della telefonata tra Giorgio Napolitano e l'ex ministro Nicola Mancino, indagato dalla procura di Palermo nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta trattativa stato-mafia del 1992-93. “Nel dare atto al proprio Presidente della assoluta correttezza dei suoi comportamenti in tutta la vicenda - sottolineano in una nota il vicepresidente del Csm Michele Vietti, il primo presidente della Cassazione Ernesto Lupo e il procuratore generale della Cassazione Gianfranco Ciani - oggetto, ancora di recente, di pretese rivelazioni giornalistiche, il Comitato di Presidenza ricorda in particolare che le conversazioni intercettate non sono nella disponibilità del Capo dello Stato sia perché ancora sottoposte a segreto di indagine che certo non si potrebbe istigare a violare, sia perché oggetto del conflitto di attribuzioni sollevato dinnanzi alla Corte Costituzionale che ne deve decidere liberamente il destino, sia perché la loro riservatezza attiene direttamente alle prerogative istituzionali e non  personali del Presidente della Repubblica". "Pertanto - conclude la nota del Csm - ogni appello a divulgare o a consentire la divulgazione delle intercettazioni sarebbe allo stato irricevibile”.

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