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Berlusconi furioso con Casini:gli frega l'"Italia" dal simbolo

E dopo Maroni, anche Pierferdy si toglie dal logo di partito. Dilemma Silvio: lascerà il suo nome al futuro Pdl o si farà da parte?

Matteo Legnani
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Passano i giorni e i problemi sul tavolo del Cavaliere, anzichè risolversi, paiono via via sommarsi. Ci sono i sondaggi, non abbastanza positivi da indurlo a sciogliere la "riserva" sulla sua candidatura. Al pari dell'incertezza sulla legge elettorale con cui si andrà al voto nel 2013. E poi c'è la questione-simbolo del partito. Che potrebbe sembrare di secondo piano, ma non lo è. Sono mesi che gli azzurri ne parlano, tra sondaggi e indiscrezioni sui giornali. L'ultimo nome, "Grande Italia" sembrava poter essere quello buono, anche per il sottile richiamo al glorioso "Forza Italia", il partito piglia-tutto con cui quasi 20 anni fa Silvio Berlusconi scese in campo. Ma ecco il doppio scherzo di Casini. Di problemi sul fronte-simbolo, il leader dell'Udc ne ha creati due belli grossi, al Pdl. Al loro congresso in corso a Chianciano, i centristi hanno infatti presentato il simbolo con cui correranno l'anno prossimo, sul quale capeggia un cubitale "Italia", letteralmente "fregato" ai berlusconiani. I quali ora dovranno scegliere se andare avanti con l'intenzione di tenere la parola "Italia" anche nel loro, di marchio, oppure rifare tutto da capo per distinguersi. Poi c'è la questione del nome del leader. La Lega, settimane fa, lo ha tolto dal suo loro, eliminando la scritta "Bossi" sopra Alberto da Giussano e non sostituendola con "Maroni". Ora Casini si è tolto dallo scudo crociato, confermando così la tendenza dei big a farsi indietro (anche per le scarse simpatie di cui la politica gode in questa fase storica). E Berlusconi cosa farà? Metterà comunque il suo nome sul logo del futuro Pdl contando ancora una volta nell'effetto-Silvio che tanto ha fatto nei tempio andati per la causa azzurra? O si adeguerà all'andazzo generale, magari temendo di associare troppo il suo nome a un eventuale flop elettorale?

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