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Irpef, Iva e addizionali: sarà una stangata da 500 euro

Le tasse sui redditi cala di un punto ma non compensa l'aliquota al 22% e il taglio delle detrazioni

Giulio Bucchi
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di Antonio Castro Cento euro di tasse in più a famiglia. Mutando l'ordine dei fattori il risultato non cambia. Se è vero che il governo intende ridurre dell'1% la tassazione sui primi due scaglioni fiscali (dal gennaio 2013), che aumenterà l'Iva di 1 punto dal luglio sempre del 2013), la furbata di retrodatare le deduzioni e le detrazioni al 2012 (introducendo franchige e limiti di deducibilità), porta in negativo il bilancio degli italiani che le tasse le pagano. A far di conto il Centro studi degli artigiani di Mestre che ha calcolato (prudentemente) in ben 2,5 miliardi di euro il conto finale sommando la riduzione dell'Irpef, l'aumento dell'Iva, l'introduzione della franchigia e il conseguente taglio delle deduzioni e detrazioni fiscali. Insomma, per famiglia tipo si tradurrà in un ulteriore prelievo fiscale di circa 100 euro. Ma come si arriva, sommando, limando e sottraendo, ai famigerati 100 euro in più? Il segretario dell'Associazione Giuseppe Bortolussi, lo spiega così: «Nel 2014, quando subiranno per tutti i 12 mesi, l'aumento di un punto delle aliquote Iva del 10 e del 21%, a fronte di una diminuzione del carico fiscale sui redditi pari a 5 miliardi, le famiglie si troveranno un aumento dell'Iva di 6,5 miliardi e un taglio delle agevolazioni fiscali pari a 1 miliardo».  Tirando le somme,  nel “dare/avere” con il fisco, lo sbilancio sarà di 2,5 miliardi, pari proprio a un incremento medio annuo per famiglia di circa 100 euro. Ma non finisce qui, purtroppo. A far di conto c'è anche la Uil che ha allargato lo spettro di tassazione a Regioni e Comuni. E anche con le amministrazioni locali c'è ben poco da star tranquilli. Infatti il governo ha allargato la forbice di imposizione (addizionale comunale e regionale) in mano  a sindaci e governatori. Contestualmente sono stati tagliati i trasferimenti statali e quindi a livello locale per far quadrare i conti (spesso in rosso) non ci sarà altro da fare che aumentare di qualche punto la tassazione.  Leggi l'articolo integrale di Antonio Castro su Libero in edicola oggi, domenica 14 ottobre

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