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Anche in Molise e in Sicilia i consiglieri guadagnano senza far nulla

Il Consiglio di Stato deve pronunciarsi sulla validità delle elezioni in Molise, nel frattempo i politici incassano. Come a Palermo

Lucia Esposito
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Non solo il Lazio. C'è anche il Caso Sicilia, dove il governatore Raffaele Lombardo si è dimesso il 31 luglio scorso (dopo una raffica di nomine last minute), ma la fine della legislatura è stata decretata solo a settembre. Risultato: i consiglieri hanno continuato a prendere lo stipendio anche senza fare nulla: 20mila euro a testa incluse indennità, diaria, riborsi e chi più ne ha più n e metta. In Molise, tutto è appeso alla decisione del Consiglio di Stato che deve esprimersi sulla validità delle elezioni regionali che decretarono la vittoria di Michele Iorio del Pd. Una vittoria strappata per poco e tra molti dubbi in quanto secondo l'opposizione una delle liste civiche a sostegno presentava dei vizi. Partì un ricorso al Tar che si pronunciò per l'invalidità delle elezioni. Seguì il ricorso al tribunale amministrativo di secondo grado. Nell'attesa della pronuncia dei giudici, però, i consiglieri hanno regolarmente percepito lo stipendio i vari rimborsi. Se dovesse essere riconfermata l'illegittimità delle elezioni, secondo molti, questi soldi dovranno essere ressitutiti, ma anche questo sarà sicuramente oggetto di ricorsi e controricorsi. 

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