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Ricongiungimenti, la Fornero salva soltanto un pensionato su trenta

Il governo concede i ricongiungimenti gratuiti solo a chi ha fatto domanda prima del luglio 2010: sono 17.500 su una platea di 650.000

Giulio Bucchi
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di Antonio Castro È una toppa - quella messa di fretta e furia sulle ricongiunzioni previdenziali - e solo il tempo saprà dire se era meglio il buco. Il “buco” è la legge 122 del 2010 che nel luglio di quell'anno introdusse la ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali per frenare l'esodo delle lavoratrici statali. Peccato che le statali non fuggirono in massa e che la norme coinvolse potenzialmente (stime dell'Inps), circa 650mila lavoratori. Ieri l'emendamento presentato dal governo mette a riparo i primi 17.500 lavoratori incappati nell'impossibilità (se non a pagamento) di unificare diversi periodi contributivi (Inps, Inpdap, casse varie). Però il via libera concesso ieri in commissione Bilancio al Senato prevede dei paletti. Scompaiono infatti le ricongiunzioni onerose per i lavoratori passati all'Inps dal pubblico impiego (o da un fondo sostitutivo ed esonerativo) prima del luglio 2010, però, dopo questa data spartiacque, la ricongiunzione gratuita è possibile solo se non si ha già una pensione e, in ogni caso, solo per il trattamento di vecchiaia. Leggi l'articolo integrale di Antonio Castro su Libero in edicola oggi, sabato 15 dicembre

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