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Ingroia si candida a premier:vuole fare la rivoluzione

Antonio Ingroia

Il pm vara la lista Rivoluzione civile e spara sul Pd. "Bersani candida Grasso, un uomo del Cav". Poi prova a sedurre Vendola e Grillo

Ignazio Stagno
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Alla fine Antonio Ingroia ha sciolto la riserva ha deciso il salto lo fa. Dalla toga alla poltrona. "Mi candido a premier con la lista rivoluzione civile". L'annuncio c'è e il comizio pure. Durante il discorso per la presentazione della sua candiadtura il pm attacca tutti. Chiude ovviamente a Monti e Berlusconi e inviperito per la porta sbattuta in faccia da Bersani. Ingroia aveva inviato pubblicamente Bersani per convincerlo a discutere su un'ipotetica coalizone con il movimento della toga. E invece Pier aveva risposto: "Io rispondo solo alle lettere che mi arrivano per posta. Questo è il mio modo di fare e non vale solo   per Antonio Ingroia. Ricevo tante lettere pubbliche, da tante parti, alle quali non ho risposto. Se si vuole discutere lo si fa in un altro  modo, non c'è alcuna ostilità nei confronti di nessuno ma ho sempre   fatto così". Per questa risposta Ingroia è andato su tutte le furie. E oggi ha preso in mano il micorofono e ha puntato dritto su bersani.  Grasso uomo di Berlusconi - "Lo stesso Grasso diventato proc. Naz. Antimafia perchè scelto da Berlusconi grazie a una legge ad hoc che escludeva Caselli. Bersani candida Piero Grasso, colui il quale voleva dare un premio al Governo Berlusconi per la lotta alla mafia. Bersani ha risposto in modo stravagante dicendo che lui non risponde ad appelli pubblicia domanda a Bersani era, vuoi una politica antimafia nuova e rivoluzionaria? il silenzio è stata la sua risposta, non la vuole". Il pm è una furia. Prova anche a far tremare l'alleanza di Bersani con Vendola esaltando Nichi. "Ringrazio Nichi Vendola che aveva invitato Bersani a tenere una porta aperta a noi ma come ha detto Bersani, non ha vinto le primarie". A questo punto al Pm non resta che chiamare Beppe:"A Grillo dico che la porta è aperta, noi non abbiamo preclusioni nei confronti di nessuno tranne Berlusconi e Monti". Insomma lui si candida premier ma di alleanze non ce ne sono. Può solo tenersi stretti De Magistris e Orlando che secondo Ingroia "sono esempi di una buona politica che conquista i palazzi". Infine anche lui si porta un ulteriore medaglietta antimafia in lista candidando il figlio di Pio La Torre, l'ex segretario regionale siciliano del Partito Comunista ucciso dalla mafia. 

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