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Sono un liberale. E voto al Centro (per Monti)

Il Prof capofila dei moderati può battere la sinistra a trazione Cgil e salvarci da una dittatura fiscale

Andrea Tempestini
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di Giampiero Mughini Cari amici di Libero, come voi sapete appartengo al più gran partito di massa italiano, quelli che di votare alle elezioni politiche non ne hanno alcuna voglia perché non vedono nell'attuale offerta politica dei partiti uno specifico programma da condividere e approvare. Chiacchiere  tante, risse tante, enunciazioni di principi buoni per il secolo scorso tanti. Di cose da fare, e talvolta da fare dolorosamente, per fermare il declino dell'Italia poco o niente. Un declino al quale il risultato probabile delle prossime elezioni non apporterà nulla di buono, almeno così mi pare. E anche se nell'attuale offerta politica c'è una novità importante rispetto al canovaccio semiventennale della Seconda Repubblica, ossia l'annunciata presenza di una sorta di terzo polo a metà strada tra i due accaniti antagonisti delle elezioni precedenti, le due opposte coalizioni di centrosinistra e centrodestra. C'è, e anche se non ne conosciamo per adesso la sua possibile consistenza elettorale, un terzo schieramento che fa capo all'ex capo del governo, Mario Monti. (...) E Giampiero Mughini, in un botta e risposta con Gianluigi Paragone che potete leggere su Libero in edicola domenica 6 gennaio, spiega: "Sono un liberale. E voto al centro". Secondo Mughini, il Professore capofila dei moderati può battere la sinistra a trazione Cgil. E salvarci da una dittatura fiscale. Leggi il commento di Giampiero Mughini su Libero di domenica 6 gennaio

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