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Bersani ha paura e scarica il Prof:"Su Monti mi sono sbagliato"

Un giorno si amano, l'altro si odiano. Il Pd può perdere voti a sinistra se l'inciucio viene alla luce del sole. Così il segretario deve attaccare il premier. Ma il Pd da che parte sta?

Ignazio Stagno
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"Non mi piace chi vuole azzoppare la vittoria di qualcuno per essere determinanti. Quindi nel caso che io non abbia la maggioranza al Senato c'è un presidente della Repubblica che guiderà il traffico e quindi parto da lì e avrò responsabilità come l'ho già garantita in passato nell'ultimo anno". Pierluigi Bersani ora attacca Mario Monti a viso aperto. Ospite di Porta a Porta nel giorno in cui il Cav prende il palcoscenico andando da Santoro, il segretario del Pd non gradisce la guerra di logoramento che Monti ha messo in atto per sfiancare il Pd e per mozzare a Bersani le ali "rosse" di Vendola. Così il segretario ora sul Prof fa marcia indietro.  Pier molla il Prof - "Io ragiono pensando prima di tutto all'Italia visto che siano tutti transeunti, nessuno di noi è Mandrake - ragiona Bersani a Porta a porta - Per l'Italia, quella di Monti, non mi è sembrata l'operazione più felice perché pensavo che Monti potesse essere molto utile al paese in funzione di terzietà. Evidentemente mi sono sbagliato visto che Monti ha sviluppato una passione politica". Insomma ora Pier ammette di essersi sbagliato. Ha davvero paura che Monti gli porti via voti preziosi a sinistra. L'aria di inciucio potrebbe dirottare molti voti di sinistra verso Ingroia o verso lo stesso Vendola. E così la coperta per Bersani è sempre troppo corta. Da un lato vuole aprire al centro e avere il sostegno di Monti, come ha precisato ieri Enrico Letta, e dall'altro vuole una copertura a sinistra. Il doppio gico può essere fatale. E anche sull'Imu Bersani cambia strada e promette di "eliminare l'Imu a chi paga oggi 500 euro". Ma sopra una certa soglia, "di 1 milione e mezzo catastale, invece si può caricare di più". 

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