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Bersani: "L'Imu l'ha messa BerlusconiE' lui che ha fatto il patto con l'Ue"

Il segretario del Pd respinge al mittente le accuse sulla paternità dell'odiosa tassa. Poi promette: "La toglieremo"

Nicoletta Orlandi Posti
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  Dice di non aver visto Silvio Berlusconi in tv ieri sera da Santoro, perché aveva bisogno di riposare. Di certo c'è che Pier Luigi Bersani questa mattina, ospite di Radio Anch'io ha respinto al mittente le accuse del Cavaliere riguardo all'Imu. "Berlusconi non dica, per favore, che l'Imu l'ha messa Monti, perchè l'ha messa lui", ha risposto il segretario del Pd a Antonio Preziosi. "Non avremmo dovuto mettere l'Imu se non avessimo sottoscritto con l'Europa un patto che ci portava al pareggio di bilancio, il resto sono chiacchiere", ha aggiunto il segretario Pd. "Non intendo dire che l'ho messa io. Se si va in Europa a dire 'bisogna trovare 20-30 miliardi', bisogna mettere una cosa che si chiama imposta - ha insistito - siamo stati portati in questa situazione da 10 anni di sgoverno". Poi è tornato a proporre l'eliminazione dell'Imu per chi paga fino a 500 euro. "Credo che la strategia sia esentare gli immobili di minor presa, compensando con un parziale aggravio su quelli di pregio", ha detto a Radio Anch'io. Per questo serviranno "2,5 o 2,6 miliardi di euro", ha spiegato il leader del Pd. Pier Luigi Bersani non si è sbilanciato sull'andamento dei conti pubblici:  "Siamo usciti dal baratro ma non condivido certi toni trionfalistici che abbiamo risolto tutto. Il 2013 sarà un anno difficile", ha detto il segretario del Pd. "Guarderemo sotto il tappeto"  - "Se guardiamo seriamente l'anno 2013 dovremo valutare se gli obbiettivi che ci siamo dati, cioè il pareggio di bilancio e la piena rispondenza agli impegni europei, sono stati raggiunti o meno", ha spiegato Bersani. "Verso febbraio o marzo capiremo meglio due cose", ha detto ancora, "uno: se le previsioni, seppur minime, di crescita sono realistiche. Due: quanta polvere è stata messa comunque sotto il tappeto. Per esempio, siamo sicuri che il campo degli ammortizzatori in deroga è coperto finanziariamente, così come le missioni all'estero? Lì bisogna fare il punto della situazione". "Non molleremo gli esodati" - Sugli esodati "non molleremo la presa, fin dal primo giorno", se sarà il Pd a vincere le elezioni e portare Bersani a palazzo Chigi. Lo ha promesso lo stesso segretario   del Pd, ospite di Radio Anch'io. "Erano i tempi della tragedia, i giorni della catastrofe e sono venute fuori queste norme, ma dal primo  momento abbiamo detto che c'era un buco", ha sottolineato Bersani rispondendo alla domanda di un ascoltatore che si chiedeva perchè il Pd avesse votato la riforma Fornero. "Abbiamo votato sperando di poter convincere il ministro nei mesi successivi. Qualcosa abbiamo portato a casa. Ma noi andremo avanti da subito cercando di dare via via soluzione a questo problema che per come è fatta la norma è difficile da inquadrare. Non molleremo la presa dal primo giorno". Sui conti per gli esodati ci   sono stati errori che hanno indotto poi il governo ad intervenire per una platea limitata. "Il ministro del Lavoro -ha osservato Bersani- ha  detto lei stessa di essere stata ingannata dai conti del Tesoro". Il segretario del Pd riserva una stoccata anche a Monti: "nelle  famose 25 pagine del presidente del Consiglio non ho visto questa   parola". Infine, "mi sento dire 'volete cambiare la riforma del pensioni'. Noi vogliamo aggiustare. Un tema di flessibilità in uscita  e invecchiamento attivo e un incrocio con gli ammortizzatori questo Paese dovrà affrontarlo, altrimenti potrebbe essere difficile   risolvere certe situazioni", ha concluso Bersani.    

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