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Binetti: Gay in lista, potrei rinunciare alla candidatura

La Binetti e De Giorgi

Andrea Tempestini
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Difficile immaginare che le "sobrie" fotografie di Alessio De Giorgi, direttore di gay.it, non abbiano avuto un ruolo in questa storia. Il "sobrio" De Giorgi (e l'altro omosessuale in lista per il super-sobrio Mario Monti) hanno fatto perdere le staffe alla rigorosissima Paola Binetti (e non solo). Burlesque - Sono le ultime ore per la messa a punto delle liste di Scelta civica per Monti, e il fronte cattolico è in subbuglio. Come detto, galeotto fu De Giorgi. Ma anche Giuliano Gasparotti, presidente di Officine Democratiche, non piace affatto. Il fronte montiano vicino alle Acli e a Sant'Egidio proprio non riesce a comprendere l'utilità di questi nomi, e non riesce a tollerare di essere in lista con un personaggio (De Giorgi) di cui si reperiscono foto sul web in cui bacia capezzoli e s'inginocchia in performance burlesque. La Binetti minaccia - Il malessere serpeggiante ha ovviamente contagiato anche l'Udc. Nel dettaglio potrebbe aprirsi a breve un caso Binetti, la deputata di Casini uscita dal Pd nel 2010 dopo che il partito sostenne Emma Bonino in corsa per la regione Lazio. La Binetti ha pochi dubbi sull'omosessualità: nel 2008 parlò del rischio che i gay possano diventare pedofili, per esempio. Un anno dopo votò contro la proposta di legge che mirava a introdurre l'aggravante del reato di omofobia. Ovvia e scontata, dunque, l'assoluta incompatibilità con il direttore-performer di gay.it. Ma quale agenda? - La Binetti si chiede quale linea terrà l'agenda Monti, e soprattutto quanto lei e l'Udc possano pesare in certe battaglie. Che non è disposta a perdere o a lasciare intentate. Per questo, nelle prossime ore, la Binetti potrebbe anche annunciare il suo ritiro e lasciar perdere la candidatura (anche se per lei ci sarebbe in ballo un posto da capolista alla Camera a Roma o a Genova). Il possibile addio lo ha confermato lei stessa: "Potrei andare a fare altro". Il motivo? I due gay in lista.

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