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Pd: Di Stefano (M5S) pubblica mail deputato dem a Renzi contro Faraone (2)

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(Adnkronos) - Per Ribaudo, stando almeno alla mail pubblicata da Di Stefano, "il processo di superamento delle correnti avviato" e portato avanti "con il coinvolgimento di tutto il Pd siciliano e nazionale, allo scopo di affrontare uniti la grave crisi economico-finanziaria della Regione, è stato bruscamente interrotto dalla scellerata scelta di Faraone di imporre la sua linea di condotta. Ciò in spregio ad ogni regola di comportamento e umiliando la dignità dei componenti della direzione regionale che avevano votato quasi all'unanimità un documento programmatico che stabiliva linea, percorso, metodi, programmi e lista dei candidati per le europee". Il deputato Pd accusa infatti Faraone di aver "stravolto la lista delle elezioni europee, indebolendola rovinosamente, travolgendo le regole di democrazia interna". "Purtroppo, in Sicilia, Faraone-Crocetta-Cardinale hanno voluto unire la scadenza europea al rimpasto della giunta regionale (il Crocetta bis). Avere stretto accordi di vecchio conio con personaggi che poco hanno a che fare con il Pd - incalza Ribaudo - non fa cambiare la storia della Sicilia. E' chiaro che l'accelerazione con la quale Crocetta ha nominato la sua giunta poche ore prima della direzione regionale non è nient'altro che il frutto di questo accordo cieco di Crocetta-Faraone con altri signorotti della politica isolana, per continuare con lo stesso spartito: da un lato il professionismo dell'antimafia e dall'altro le frequentazioni di sempre". "Questo - per il deputato dem - non può essere il cambiamento di verso che la gente di Sicilia si aspetta da Renzi. Il segretario e i suoi luogotenenti romani non possono girarsi dall'altra parte facendo finta di non aver visto o non aver capito da chi sono rappresentati". "Occorre che il Partito democratico mostri attenzione, e se possibile porga una mano alla nostra Isola. Matteo, affidandoti solo a Faraone la Sicilia non riuscirà a cambiare verso. Continuando di questo passo - mette in guardia Ribaudo - rischiamo di portare il partito e la nostra regione in un punto di non ritorno".

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