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Europee: Valenti (Ncd-Udc), andiamo in Europa per fare

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Palermo, 23 apr. - (Adnkronos) - "La parola d'ordine e' essere in Europa in maniera costante e decisa. Noi non andiamo in Europa tanto per fregiarci del titolo di deputato europeo ma andiamo in Europa per fare". Lo ha detto Patrizia Valenti, vicepresidente della Regione Sicilia e candidata per il Ncd- Udc alle elezioni europee del 25 maggio, durante un confronto elettorale svoltosi oggi a Palermo, al Centro Pio La Torre. Tre i punti fondamentali del dibattito: legislazione in tema di criminalita' organizzata, utilizzo dei fondi europei, politiche d'immigrazione. "La lotta alla mafia deve necessariamente essere una lotta europea perche' mafia e criminalita' sono sempre piu' legate agli interessi economici e gli interessi economici in Europa sono legati ai finanziamenti dei fondi strutturali ma anche dei fondi gestiti direttamente da Bruxelles, quindi su quelle linee sulle quali puntiamo per risollevare l'economia della nostra isola". "Le risorse comunitarie sono le uniche vere risorse che ci possono permettere di ridare slancio all'economia. Dobbiamo pero' cambiare mentalita', dobbiamo renderci conto che anche l'amministrazione deve fare la sua parte, deve rispondere in tempi certi perche' solo rispondendo rapidamente queste risorse potranno avere un impatto sul territorio. Abbiamo l'obbligo di utilizzare queste risorse in maniera adeguata - aggiunge la candidata del Ncd-Udc - La grande sfida su cui ci vogliamo confrontare e' il raggiungimento non dei livelli di spesa ma utilizzare queste risorse per rilanciare la nostra economia. Indubbiamente il periodo 2007/2013 ha sofferto di un’alternanza nei governi e nella struttura amministrativa che ha impedito un’azione fluida, ma per il 2014/2020 - conclude - c'e' un fortissimo impegno del governo regionale per partire con un'organizzazione diversa e col piede giusto". Sul tema dell'immigrazione il Nuovo centro destra ritiene "che una politica dell'accoglienza non sia piu' sufficiente". "La vera politica per combattere l'immigrazione e' una politica che va oltre le sponde del Mediterraneo, una politica che destina le risorse che oggi investiamo nell'accoglienza per creare nei paesi di origine dei migranti le condizioni di sviluppo tali da permettere a queste persone di rimanere dall'altro lato del Mediterraneo - afferma Valenti - L'Europa deve mettere in atto politiche che permettano a queste persone di sviluppare le proprie capacita' nel loro territorio di origine, altrimenti noi continueremo a spendere ingenti risorse per l'accoglienza senza pero' risolvere il problema".

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