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Palermo: Grasso, minacce dopo auspicio su commissione stragi? E' dato cronologico

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Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Non ho ricevuto nulla, nel senso che è stata intercettata prima, a Palermo". Lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso, a proposito della lettera minatoria a lui indirizzata, parlando con i giornalisti a palazzo Madama poco prima dell'inizio di un convegno nella sala Koch. Alla domanda se si possa mettere in relazione questo fatto con il plauso espresso ieri al governo per la declassificazione degli atti e con la sua ribadita convinzione della necessità di istituire una commissione parlamentare sulle stragi, Grasso replica: "I fatti si possono mettere cronologicamente in successione, ma il rapporto di causa-effetto è difficile poterlo tirar fuori. Non c'è dubbio che c'è stata una successione cronologica. Adesso saranno le indagini in corso a chiarire gli aspetti". "Pare -prosegue- che si tratti di un testo abbastanza complesso, quattro pagine e mezzo. Mi hanno detto, senza voler rivelare alcunché di istruttorio -la lettera è stata sequestrata come corpo di reato- ma ci sarebbero delle minacce nei confronti di mia moglie, dei miei familiari". "Addirittura -continua- si parla di acido in faccia, di cecchini appostati vicino casa capaci di colpire anche a distanza un centesimo di euro... Sono queste, fra le altre, le cose che mi hanno detto vi sarebbero scritte". Alla domanda se alla luce dell'accaduto sia preoccupato, da ex Procuratore nazionale antimafia Grasso taglia corto: "Figuriamoci, per me è ordinaria amministrazione, è una delle tante. E poi pare che sia addirittura farneticante perché pare che metta insieme delle cose riprese dai giornali".

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