Forza Italia, Berlusconi presenta le liste per le europee
Silvio Berlusconi continua la sua cavalcata elettorale verso le europee. Nonostante le grane giudiziarie il Cav è in campo e fa sentire la sua voce intervenendo a Milano alla presentazione delle liste azzurre per il Nord. Berlusconi apre la conferenza stampa con una nota polemica: "Mi ero profondamente offeso quando sono venuto a sapere che nella mia Milano si faceva un incontro con la stampa per le Europee e a me nessuno aveva detto niente. Ho messo un pò di broncio e mi sono sfogato con Mantovani e a Mariastella Gelmini ho telefonato". Poi elogia Toti che avrebbe fatto da paciere ricomponendo la piccola tensione con Gelmini e Mantovani: "Toti poi è venuto a casa mia ieri - spiega ancora l'ex Cavaliere - e posso dire che incarna l'identikit della persona perbene e moderata". "Toti è il migliore" - Il Cav punta tutto sul suo consigliere politico e davanti alla stampa lo incorona come leader responsabile del partito: "Sono felice che gli sia stato affidato il ruolo di capolista della circoscrizione nord ovest alle Europee. Lo trovo la mattina in Piemonte, il pomeriggio altrove gli ho chiesto se ha un gemello perchè ha il dono dell'ubiquità". Definite le gerarchie in Forza Italia, il Cav parla di Renzi e lo accusa di essere onnipresente in tv: "Cinque ore e quaranta minuti il sabato e 5 ore e 40 minuti la domenica", ha sostenuto l'ex premier precisando che "con un diluvio di questo tipo credo, che se siamo al 20%, dobbiamo accendere un cero". Attacco ad Alfano - A questo punto il Cav attacca Ncd e gli uomini di Alfano: "Ci sono altre formazioni, provenienti da noi, che avevano preso l'impegno di dimettersi, ove avessero cambiato gruppo: hanno disdetto la loro parola, ma anche il loro onore. Credo che la gente sappia giudicare ha proseguito - e questo si concretizzerà nei risultati elettorali, che non saranno premianti". Patto sulle riforme - Infine il Cav fa chiarezza sulle riforme e sulla posizione di Forza Italia. Prima definisce il premier Renzi come un leader "simpatico e coraggioso", poi entra nel merito dei patti siglati al Nazareno su Italicum e Senato: "Alla sinistra che mi accusa rispondo che io sono l'unico che da 20 anni chiede le riforme. Quelle che fa Renzi non sono le sue riforme, sono le nostre riforme. L'Italia così non è un paese governabile. Serve un cambiamento. Le modifiche più urgenti sono quelle sulla giustizia e criticato un Italicum che sta venendo fuori peggiore del cosiddetto Porcellum".