Berlusconi: "Grillo è come Hitler"
Dopo Piazza Pulita, Mattino 5. Silvio Berlusconi sempre più agguerrito in vista delle elezioni europee del 25 maggio. Parla di tutto, parte dalla sentenza Mediaset che definisce “un colpo di Stato, utilizzato per cacciarmi dal Senato e rendermi incandidabile per sei anni, e ha tolto il leader del centrodestra e l'unico che riusciva a tenere insieme i moderati””, poi un passaggio sul governo Renzi: “Non è stato eletto dagli italiani, Renzi non è nemmeno stato candidato e dalla stanza del Pd è andato a palazzo Chigi e si regge sullo 0,37 di differenza tra Pd e Forza Itlia, uno 0,37 non vero perché la sinistra è artista nei brogli. È tenuto in piedi al Senato da nostri senatori eletti sotto il simbolo del Pdl e che hanno tradito gli elettori passando ad essere stampella della sinistra” Io, Merkel e Sarkozy...E ancora: “L'attuale situazione in Italia è lontana da tutte le regole della democrazia. Da 20 anni ad oggi sono stati messi in atto 4 colpi di Stato. Colpi di Stato senza carrarmati per le strade - ha aggiunto l'ex premier - ma quando si ha un governo senza passare per il voto questo è un colpo di Stato. Berlusconi ripercorre quindi le varie fasi politiche dalla sua discesa in campo nel '94 ad oggi. In particolare, Berlusconi si sofferma sul 2011, “quando ci è stato scatenato contro di tutto, anche la magistratura. Il desiderio della sinistra è di arrivare con questo governo e questa legislatura al 2018, io invece penso che purtroppo le cose per la nostra economia non andranno bene e bisognerà tornare a votare tra un anno, un anno e mezzo”. Poi un'altra stoccata anti-europea: “Posso dirlo immodestamente, ero l'unico che a quel tavolo" con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy "capivo di economia, essendo stato per 30 anni nella trincea del lavoro". Grillo è come ... Berlusconi poi ha sferzato un attacco durissimo a Grillo: "Gli italiani devono imparare ad avere paura perché Grillo lo si vede anche dal modo in cui organizza la sua setta mi fa ricordare personaggi come Robespierre oppure Marx e Lenin. Grillo è il prototipo di questi signori Hitler compreso". La risposta del leader del Movimento 5 Stelle non si è fatta attendere: "Berlusconi è l'Oltretomba, è finito come tutti i partiti". Stoccata a Napolitano - Il Cav ne ha anche per Giorgio Napolitano. Alla domanda se il presidente della Repubblica non svolga un ruolo super partes, ha detto: "Lo dirà la storia. I giornali scrivono che attacco Napolitano, ma io dico la realtà delle cose. Sono venuto a sapere che spingeva Fini per far cadere il mio governo e che già prima del novembre 2011 incontrava Monti e lavorava per un altro governo". E ancora: "Il presidente Napolitano sa benissimo che la sentenza Mediaset è assolutamente infondata e ingiusta e gli ho detto in faccia che lei, in quanto garante della Costituzione, dovrebbe sentire il dovere morale di darmi la grazia. Io non posso chiederla se no ammetterei" la giustezza della sentenza. Quanto ai servizi sociali che inizierà venerdì, Berlusconi puntualizza: "Si danno a chi deve essere rieducato e mandare un signore della mia età, con tutto quello che ho fatto, sono il cittadino che è stato più al governo del Paese, più di De Gasperi, che ha presieduto vertici internazionali ed è stato presidente dell'Europa, pensare che si possa rieducare credo sia una cosa ridicola ma non per me, per il Paese". Il gioco delle foto - Berlusconi si è anche prestato a un gioco che consisteva nel commentare con una frase secca le foto che gli vengono mostrate. "Tassa ci cova", ha detto quando è apparsa l'immagine di Matteo Renzi spiegando che "le prime cose vere che Renzi ha fatto sono triplicare le tasse sulla casa. Quegli 80 euro promessi saranno mangiati completamente dalle tasse sulla casa a dicembre e dagli incrementi sulle tasse sui conti correnti". Il gioco è proseguito con l'immagine di Angelino Alfano. Quando l'ha vista ha sorriso e ha detto: "Andiamo avanti...". Poi è la volta dell'immagine del Capo dello Stato e Berlusconi ricorre al titolo di un film dell'orrore di Dario Argento: "Profondo rosso". Il Cav è invece ricorso al romanesco per commentare la foto della cancelliera Angela Merkel: "Aridatece Kohl". Poi è apparsa la foto della fidanzata Francesca Pascale. "Devo dire la cosa giusta se no quando torno a casa mi sgrida... L'amore ritrovato", ha detto Berlusconi che di fronte all'immagine di Dudù ha commentato "un dono davvero inaspettato". L'appello al voto - Silvio Berlusconi ribadisce poi l'appello all'unità dei moderati, appello rivolto innanzitutto "a quei moderati che si sono staccati dal partito centrale, il nostro", un appello all'unità "sulla base del buon senso e della convenienza, perchè i moderati divisi perdono". Ma "noi stiamo facendo qualcosa in più, un'operazione difficilissima, quasi impossibile ma è l'unica che ci può portare ad un futuro di democrazia e libertà". Quanto all'immediato, in vista delle europee, Berlusconi invita gli elettori moderati a votare: "I Moderati devono capire che il momento è grave per cui non possono rimanere alla finestra ma devono andare a votare". Infine il Cav ha ribadito che nel programma di governo per le prossime elezioni politiche il suo partito proporrà di innalzare "le pensioni minime di 500 euro ad almeno 800 euro e forse di più", garantendo che "sono state già studiate tutte le coperture". L'ex premier poi ha difeso l'azione dei suoi governi: "dicono che i miei governi sono stati un fallimento e che non abbiamo fatto nessuna riforma, non è vero", ed elenca alcune delle riforme messe in campo. A partire dalla lotta all'immigrazione clandestina: "Avevo azzerato gli sbarchi dall'Albania e a Lampedusa, adesso in pochi mesi sono decine di migliaia" passando per Alitalia. Dopo il salvataggio del 2008, se Alitalia si trova nelle attuali condizioni "non è colpa del presidente del Consiglio" dell'epoca, ha tuonato Berlusconi invitando a riflettere sul fatto che la compagnia di bandiera "trasporta 21 milioni di passeggeri e impiega 14 mila collaboratori, mentre Ryanair ne trasporta 61 milioni e lo fa con solo seimila collaboratori". Poi una battuta sul Milan e sulle notizie che circolano circa la vendita della società rossonera: "Sono fantasie altrui".