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Europee: Sardegna, ricorso Riformatori a Corte Ue contro legge elettorale

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Cagliari, 3 mag. - (Adnkronos) - Prosegue la campagna di boicottaggio delle elezioni europee in Sardegna da parte dei Riformatori sardi che ricorrono alla Corte europea contro la legge elettorale, che impedirebbe alla Sardegna, inserita nel collegio 'Isole' con la Sicilia, di eleggere un proprio rappresentante. "La legge elettorale europea - sostengono nel ricorso i Riformatori sardi - è discriminante perché non assegnando neppure un seggio alla Sardegna viola le più elementari regole poste a fondamento della Costituzione della Repubblica Italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (giuridicamente vincolante con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona) che riunisce in un unico testo tutti i diritti personali, civici, politici, economici e sociali di cui godono le persone nell'UE". "Il Popolo Sardo - si legge nel ricorso - nell'ambito del processo di sviluppo delle libertà democratiche, ha riconquistato il 26 febbraio del 1948 le sue libere istituzioni di autogoverno. Sono tre gli elementi fondamentali che lo caratterizzano: la Sardegna è una Nazione con proprio territorio, propria storia, propria lingua, proprie tradizioni, propria cultura, propria identità ed aspirazioni distinte da quelle della Nazione italiana e assomma in sé tutte le culture e le civiltà che si sono succedute nell'Isola dal prenuragico ad oggi. Per i Riformatori la Sardegna ha quindi diritto, quindi, "ad essere rappresentata nell'ambito delle Istituzioni Europea. Viceversa, tale diritto le viene negato da una legge elettorale discriminante che viola le più elementari regole poste a fondamento della Costituzione della Repubblica Italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Queste sono le ragioni che consentono al Popolo Sardo di rivolgersi alla Corte per la tutela dei propri diritti".

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