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Dell'Utri, il Pd contro il Corriere: l'Odg dia indicazioni su solidarietà ai mafiosi

Ignazio Stagno
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Guerra aperta tra Pd e Ferruccio De Bortoli. A far scoppiare la polemica è stata una pagina a pagamento del Corriere acquistata dai familiari e dagli amici di Dell'Utri per stringersi con un abbraccio attorno all'ex senatore che sta scontando in carcere la condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. "A firmare i messaggi di sostegno - scrive il Corsera in un'altra pagina - è soprattutto chi ha lavorato con Dell'Utri a Publitalia '80 o alle attivita' culturali ed editoriali, dalla Fondazione biblioteca di via del Senato al settimanale Il Domenicale. Da Niccolò Querci, consigliere Mediaset e vicepresidente di Publitalia '80, assistente di Silvio Berlusconi negli anni Novanta, ad Alessandro Salem, direttore generale dei contenuti Mediaset e braccio destro di Pier Silvio Berlusconi. L'ex direttore del Domenicale, Angelo Crespi, lo ringrazia come editore, mentre altri ricordano conversazioni e interventi alla biblioteca di via Senato". La pagina per Dell'Utri - Scrive ancora il Corsera che si leggono, tra le altre, "le firme del cugino dell'ex senatore, Massimo Dell'Utri, professore all' Università di Sassari, e della Bacigalupo di Palermo, la squadra di calcio dilettantistico fondata da Dell'Utri nel 1957. E del deputato azzurro Massimo Palmizio". Insomma gli amici e i parenti vogliono restare vicino a Dell'Utri. La mossa però non è piaciuta al Cdr di via Solferino e soprattutto al Pd che ha cavalcato la polemica per colpire il direttore De Bortoli. Il Pd contro De Bortoli - I primi ad aprire il fuoco sul direttore sono stati i suoi giornalisti che con un comunicato del Cdr si sono "dissociati dalle scelte della direzione". Subito dopo a impallinare De Bortoli è arrivato il Pd. "L'Ordine dei giornalisti valuti se non sai opportuno dare delle indicazioni generali per casi come quello che ha riguardato il Corriere della sera, con la vendita giudicata giustamente inopportuna dal Cdr di una pagina pubblicitaria di solidarietà per Marcello Dell'Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa”. E' quanto dichiarano i deputati del Partito democratico Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno. “Come sottolineato dal Cdr – spiegano i parlamentari Pd – si crea un precedente che potrebbe portare in futuro a situazioni in cui viene espressa solidarietà e vicinanza attraverso i media a boss mafiosi e pericolosi criminali. L'Ordine dei giornalisti, anche in raccordo con il parlamento, potrebbe valutare se non sia opportuno prevedere delle regole ad hoc che evitino alle imprese editoriali di trovarsi di fronte a situazioni del genere, in particolare in un momento di forte crisi del settore”. Insomma comprare una pagina su un quotidiano per mandare un saluto e un abbraccio a chi sta pagando il suo conto con la giustizia, per Pd e Cdr del Corriere è vietato...

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