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M5S, Beppe Grillo a Strasburgo: "L'Europa non dia i soldi all'Italia, vanno alla mafia"

Giulio Bucchi
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"Io sono venuto qui a guardare i conti e a dire di non dare più i soldi all'Italia perché scompaiono in tre regioni: Sicilia, Calabria e Campania", quindi "mafia, 'ndrangheta e camorra". Beppe Grillo arriva a Strasburgo con un solo obiettivo: far parlare di sé a suon di provocazioni. D'altronde, il ruolo dei grillini appare già marginale (il gruppo EFDD composto da M5S e Ukip è l'unico a non avere un vicepresidente del Parlamento) e qualche contraddizione tra 5 Stelle e uomini di Nigel Farage è emersa fin dal primo giorno di lavori. Ha fatto il giro del web la notizia (anzi, la bufala) degli europarlamentari M5S che girano le spalle al momento di cantare l'Inno alla gioia, imitando così i colleghi dell'Ukip (guarda il video). Falso. E lo stesso Grillo nel pomeriggio ha pensato bene di blandire l'alleato per caso: "Amo le persone come Farage, perché è uno che si emoziona. Noi abbiamo cambiato la politica in Italia e lui la vuole cambiare a Londra. Ci siamo trovati subito". "Travolti dal treno Fiscal Compact" - Al di là dell'attacco (generalizzato) all'Italia del malaffare, Grillo se l'è presa direttamente con l'Unione europea. Non più "scatoletta di tonno da aprire" come il Parlamento italiano, ma direttamente da buttare. "Questa Europa si è trasformata in un gigantesco parassita, un parassita che vive sulle nostre spalle, un parassita che ci afferra per la gola e ci toglie ossigeno. Ci rassicurano che le cose vanno meglio, che la crisi sta passando, che si intravede la luce alla fine del tunnel, ma sono i fari del treno che ci sta per venire addosso". "Il treno - per il leader M5S - si chiama Fiscal Compact, il nuovo irrigidimento del Patto di Stabilità e di Crescita che negli anni è stato sforato dalla stragrande maggioranza degli Stati europei. Così, a un paziente già ammalato, hanno somministrato il colpo di grazia: il pareggio di bilancio. Che in Italia abbiamo inserito addirittura nella Costituzione. Significa che se non abbiamo soldi non possiamo neppure trovarne, privi come siamo di sovranità monetaria, senza indebitarci. Una genialata!". "Finirà malissimo" - "In più - incalza Grillo - ci hanno chiesto di ridurre il rapporto debito pubblico/Pil al 60% in 20 anni. Significa prendere un tessuto economico già disastrato, un tessuto imprenditoriale disperato, un tessuto assistenziale ai limiti dell'inesistente, e applicarvi tagli a pioggia pari anche a 50 miliardi all'anno per vent'anni. E lo chiamano Grande sogno europeo! Ci accorgeremo presto delle conseguenze del Fiscal Compact sui paesi già piegati dal rigore a tutti i costi. E poi, come in un celebre romanzo di Agatha Christie, non ne rimase nessuno".

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