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L'ultima follia dell'Europa: una poltrona per Napolitano

Matteo Legnani
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Nel 2010, in una visita ufficiale a Firenze da presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso disse all'allora sindaco del capoluogo toscano, Matteo Renzi, che un giorno avrebbe governato l'Italia: "Lei, sindaco Renzi, un giorno diventerà capo del governo". E tutti sappiamo come è andata a finire quattro anni dopo. Oggi, Barroso era a Villa Madama a Roma, per un altro incontro con Renzi, nel frattempo assurto anche al ruolo di presidente di turno della Ue. E si è detto "impressionato" dall'"entusiasmo" del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Se non trovassimo un presidente della Commissione europea potremmo chiedere a lui, sarebbe un ottimo presidente" ha detto. I due si sono scambiati cortesia, in vista dell'addio alla carica di presidente della Commissione europea da parte di Barroso, al quale a giorni succederà Jean Claude Juncker. Renzi, da parte sua, dopo lo scambio di battute dei giorni scorsi col capogruppo del Ppe Weber e il presidente della Bundesbank, ha tenuto a precisare che "con la cancelliera Merkel ci sono ottimi rapporti". E altrettanto, si è detto sicuro che "Juncker terrà fede agli impegni previsti nel suo programma di candidato presidente. E' stato eletto sulla base di quegli impegni assunti (alludendo a una maggiore apertura sulla flessibilità dei conti dei Paesi membri, ndr) e sono sicuro che li rispetterà.

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