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Renzi: "No all'Europa delle banche e della burocrazia. Sì a identità e bellezza"

Nicoletta Orlandi Posti
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«L'Europa non può diventare la patria delle burocrazie e delle banche», la dobbiamo «difendere dall'assalto della tecnocrazia per farne la casa della politica, dei valori e dei cittadini». Lo ha detto Matteo Renzi parlando ad un convegno a Castel Presule, a Bolzano, sul ruolo delle Regioni in Europa, Europa delle Regioni» con il cancelliere austriaco Werner Faymann. Per il premier, «l'Europa ha un futuro se mette insieme la capacità di coinvolgere i cittadini. Non serve avere una moneta comune se non hai in comune un destino». Renzi ha spiegato: «L'Italia sa che c'è un valore più grande di quello economico, c'è una storia comune, valori educativi e culturali e anche di scommessa sul bello». «C'è un libro di Chesterton, 'Il Napoleone di Notting Hill', che racconta la storia di un sindaco pazzo di Notting Hill, che non esiste come comune perchè è un quartiere di Londra -ha raccontato Renzi-. Lui definisce una terra spritualmente viva anche se non ha confini spirituali, una comunità fatta di donne e uomini che quindi ha un'anima. Arrivando al paradosso di dire che anche un luogo insignificante è poetico se riflette l'identità che tiene insieme un popolo». Identità - «Dobbiamo dire che questa parte di Europa è un modello per tutta l'Europa, perchè tiene insieme identità e integrazione. Questa è un'area in cui vogliamo affrotare i problemi dell'Europa vivendoli come opportunità e non come ostacolo», ha puntualizzato Renzi. «Paradossalmente nel momento in cui l'Europa si sta allargando, perchè abbiamo accolto la domanda di adesione dell'Albania, si rafforza in alcune zone il bisogno di indipendenza e autonomia -ha spiegato il premier-. Oggi un'Europa degna di questo nome non può non fare i conti con questo strano rapporto tra il bisogno di un governo continentale e quello di riaffermare l'autonomia». Il premier ha quindi sottolineato: «Ma l'essere appartenente alla mia terra non è in contraddizione con l'essere cittadino del mondo. Dobbiamo vincere, anche nella nostra parte politica, la persistenza a pensare che identità sia una parolaccia, il contrario di integrazione. Non è così, solo chi ha una forte identità è in grado di farsi integrare o integrare: il contrario di integrazione è disintegrazione.È un atteggiamento vetero legista quello che dice affermo la mia identità quindi mando via gli altri». Bellezza - «Noi vogliamo essere costruttori di bellezza in un'Europa che non può inaridire l'anima e perdere la  ragione del suo esistere», ha aggiunto Renzi a Bolzano. «È molto bello che nel momento in cui tante istituzioni e associazioni stanno ricordando il centenario dello scoppio della guerra mondiale, in questo territorio un pezzo fondamentale di Europa, l'Austria, l'Italia, il Tirolo, l'Alto Adige, le province autonome, insieme riflettano su cosa ci unisce e anche simbolicamente sulle infrastutture che ci collegano», ha detto Renzi, che ha in programma anche un visita alla galleria del Brennero. Nel ricordo «c'è un valore di condivisione ma nel progetto c'è un valore del futuro. Noi abbiamo voglia di ricordare ma anche di costruire pace, prosperità e bellezza». Il presidio No Tav - Circa cinquanta manifestanti No Tav si trovano sul piazzale antistante la stazione ferroviaria di Fortezza per manifestare contro il tunnel di base del Brennero (Bbt) in occasione della visita odierna in Alto Adige del premier Matteo Renzi. Gli esponenti No Tav che sono giunti in particolare dal Trentino, hanno esposto le loro bandiere tra esse uno striscione 'dal Trentino alla Val Susa contro i Tav azione diretta Chiara Nicco, Claudio, Mattia liberi'. In un altro striscione anche la scritta 'rottamiamo il Tav e il sistema che lo impone'. Nel primo pomeriggio, il premier visiterà il cantiere del tunnel di base del Brennero.

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