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Lega, Maroni: "Con Berlusconi vinciamo le politiche"

Giulio Bucchi
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  di Matteo Pandini La Cassazione ha bocciato le contestazioni della Lega contro la lista Prima il Nord: Roberto Maroni è furibondo e non lo nasconde. "Faremo ricorso perché fa parte del nostro patrimonio. È il nostro progetto politico. Pensare che il Viminale ha fatto modificare il nostro, di simbolo...". Vi hanno chiesto di scrivere Tremonti senza la M maiuscola. Stanno usando due pesi e due misure? "Sembra di sì" risponde il leader della Lega e candidato governatore in Lombardia. "Hanno escluso tutte le liste civetta tranne quelle anti-Lega". Ci sono state anche le perquisizioni per le quote latte. Si aspetta qualche altro problema? "Spesso hanno usato questi trucchetti contro la Lega. Mi aspetto di tutto, soprattutto per le Regionali e per il Senato".  Dicevamo delle quote latte. "Non c'era niente, come avevo detto subito e la Procura ha poi confermato. Il mio avvocato sta sorridendo perché gli stiamo dando lavoro: molti avevano già scritto di una Lega condannata. Tutte queste cose dimostrano il nervosismo che c'è a sinistra. Capiscono che sarà più difficile vincere e anzi rischiano di perdere. Se ci saranno altre invenzioni contro di noi? Di concreto non c'è nulla dopo la pulizia che abbiamo fatto. Certo, si può inventare di tutto. Anche una perquisizione per conto terzi è stata sufficiente per dipingere la Lega come complice di una truffa". A proposito di sinistra, Nichi Vendola ha speso parole concilianti per Mario Monti. Sorpreso? "Sono allibito. Il duro e puro Vendola ha perso ogni dignità. È la dimostrazione che sanno di perdere. Vendola in particolare è sbranato da Grillo e da Ingroia. I miei sondaggi Swg danno Ingroia sopra il 5% e Sel sotto il 4%. Anziché reagire con dignità, Vendola inciucia con Monti.Certe cose erano nel Dna di Casini...". Davvero i sondaggi vi danno speranze? "Sondaggio Swg per la Camera: da metà dicembre a metà gennaio abbiamo dimezzato lo svantaggio da 12 a 6 punti. La Lega è intorno al 6, il Pdl sta crescendo. Se continuiamo così vinceremo al Senato in Lombardia, Veneto e magari pure in Piemonte". Ottimista! "Confido nelle capacità di Berlusconi, soprattutto negli interventi in tv. Ci consentirà di vincere agevolmente anche le Regionali". È stupito dall'aggressività di Monti contro il Cavaliere? "No. Monti ha già sottobanco un accordo con la sinistra. Cavalca l'antiberlusconismo ma così dimostra che è povero di argomenti. Doveva rappresentare la politica seria e invece smentisce pure se stesso: ora spiega che le tasse vanno diminuite". È davvero convinto che Berlusconi, in caso di vittoria, non farà il premier? "Non m'interessa, è l'ultimo dei problemi. Il premier sarà al servizio della coalizione. Chiunque sia, e noi abbiamo proposto Tremonti, dovrà far rispettare il programma che prevede che il 75% delle tasse debba restare in Lombardia". Quindi il premier potrà essere ancora Berlusconi? "Ha detto che non lo farà". La campagna elettorale della Lega non è troppo lombardocentrica? Non teme di perdere l'elettorato delle altre regioni?  "La Lombardia è il tassello che manca per l'euroregione. Con la Lombardia ci saranno benefici per tutti perché il Nord potrà dettare le condizioni. Secondo i sondaggi incrementiamo i voti anche nelle altre regioni, soprattutto dopo l'accordo col Pdl". E dove pescate i nuovi consensi? Li rubate al Pdl o li strappate all'astensionismo? "Soprattutto il secondo caso. Gente che ora ha deciso di votarci perché vede un nuovo sogno". Eppure nel 2015 Piemonte e Veneto andranno al voto. L'euroregione rischia di durare solo una paio d'anni... "Andiamo per tappe. Primo: vincere in Lombardia. Secondo: mettere in moto il processo entro il 2015 per trattenere le tasse". Il suo sfidante Ambrosoli non è d'accordo. "Sono felice. Se fosse coerente, Bersani dovrebbe spiegare ai siciliani che non possono più trattenere il 100% delle loro tasse. Se non lo fa, dimostra il solito razzismo contro il Nord. Perché la Sicilia sì e la Lombardia no?". Perché la Sicilia è a statuto speciale. "Tutto  qui? Allora trasformiamo anche la Lombardia in regione a statuto speciale. Per il momento, Bersani ha detto che per prima cosa penserà agli extracomunitari concedendo subito la cittadinanza. Noi, invece, partiamo dai lombardi". A proposito dell'euroregione, crede possibile un dialogo col governatore dell'Emilia Romagna Vasco Errani? "Mi dicono che potrebbe lasciare e candidarsi a Roma, comunque dico assolutamente sì al dialogo. Ma prima di coinvolgere altre regioni come la Liguria o l'Emilia deve partire il processo. In 75 giorni - non 100, 75 - daremo vita alla costituzione dell'euroregione. Poi dovremo essere pronti ad aprire un contenzioso con Roma per ottenere il risultato". Anche Albertini s'è detto favorevole all'euroregione. Vi ruberà voti? "Non scherziamo. Albertini è Monti. Sta coi tassatori. Con chi ha strozzato le imprese del Nord. Arriverà quarto su quattro o quinto su cinque. Sarà irrilevante e infatti ha già  preso il paracadute candidandosi per Roma. Un imbroglio nei confronti dei cittadini. Dimostra la pochezza del progetto". Anche Formigoni ha mollato Albertini. È stupito? "No, ha fatto una scelta politica. Ha fatto una battaglia che non ho condiviso ma ho rispettato. Poi ha onestamente riconosciuto di aver perso. Non ha avuto una reazione isterica ma dignitosa. Albertini, invece, gli ha minacciato ritorsioni. Una cosa davvero inaccettabile". Farà comizi insieme a Berlusconi? "Vedrò Mantovani nei prossimi giorni. Al momento sto girando le province per presentare la mia lista. Poi farò campagna anche per la Lega e il Pdl".  Quanto pensa di prendere? "Conto di superare il 40%. La sinistra non supererà il 35. Ci mancano altri 3,5-4 punti. Rispetto a un mese fa abbiamo incrementato il nostro vantaggio in Regione. Prima di Natale le nostre liste erano un pelo sotto, dopo l'accordo siamo sopra di 4 punti. La Lega ha conservato i suoi consensi e gli elettori del Pdl si sono convinti di andare alle urne". Cosa si aspetta dalla lista Maroni? "È il primo esperimento, non abbiamo candidato persone famose ma legate al territorio. I sondaggi al momento me la danno tra il 6 e il 7%: ottimo, visto che non abbiamo ancora cominciato la campagna elettorale". Onorevole Maroni, è sempre più convinto dell'accordo col Pdl? "L'ennesima prova l'ho avuta venerdì sera a Bergamo: c'era la sala strapiena, eppure da Bergamo era partita la rivoluzione delle scope, con la serata dell'orgoglio leghista. Leghista, non di coalizione. I mal di pancia sono rientrati". Monti inizia la campagna elettorale da Bergamo. "Veramente l'ha già cominciata abusando dei mezzi d'informazione: è dovuta intervenire la commissione di Vigilanza. È la pratica della peggiore politica quella di abusare dei mezzi d'informazione per schiacciare l'opposizione. Io a Bergamo sono andato in mezzo alla gente, lui va al Km Rosso di Bombassei perché altrimenti gli tirano i pomodori". Reguzzoni chiede di fare Pontida. "Qual è il problema? Dopo i congressi abbiamo fatto Venezia. Avevamo detto che Pontida si sarebbe fatta il 7 aprile, perché immaginavamo che si votasse a maggio. In più, il 7 aprile è l'anniversario del giuramento del 1167. Riconfermiamo la data: così celebreremo la vittoria in Lombardia". C'è tensione anche per le candidature. L'onorevole Desiderati s'è lamentato per iscritto. "Si tratta di questioni personali. Io non ho cambiato una virgola le proposte che mi sono arrivate dalle segreterie nazionali". È vero che dopo le Regionali la Lega avrà un altro segretario (magari Giorgetti o Salvini) con Tosi che farà da portavoce ufficiale?  "La Lega non ha portavoce ma solo un segretario che verrà deciso dal congresso. Il congresso si farà comunque: se vinco dovrò occuparmi di Lombardia, se perdo mi assumerò le responsabilità della sconfitta".  

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