I punti dello scontro tra Pd e Grillo
Il Movimento Cinque Stelle è d'accordo su 8 punti dei 10 stilati dal Pd e presentati sotto forma di proposte ai grillini. Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, aveva annunciato "una proposta che modifica il Democratellum e sarà una svolta che non potranno rifiutare" sostenendo che sul doppio turno e premio di maggioranza il Movimento non è "contrario a prescindere". D'accordo anche con il controllo preventivo della nuova legge elettorale da parte della Corte Costituzionale, ma non nei modi proposti dal Pd. Tutto questo sarebbe finito sul tavolo dell'incontro di oggi tra i Dem e i grilli, ma la discussione è saltata. Forse ha pesato il no al Senato che ha in mente Renzi e l'immunità: "Noi siamo contrari. Salviamo il comma 1, sull'insindacabilità di voti e opinioni, per il resto politici e cittadini devono essere uguali davanti alla legge", aveva specificato Di Maio. Sull'estensione dei collegi: "Siamo disposti a rinunciarci, a patto che una norma più stringente escluda, eccetto per i reati d'opinione, i condannati dal Parlamento".