Forza Italia, sulle riforme scoppia la rivolta contro Berlusconi
Dopo il vertice del Cav con i parlamentari di Forza Italia tra gli azzurri scoppia la rivolta. "Sono vent'anni che mi date la vostra fiducia, vi chiedo di darmela ancora una volta. Onoriamo il patto del Nazareno, anche se non sono le nostre riforme ideali, ma quelle possibili", ha detto ai suoi il Cav. Ma non tutti nel partito sono pronti a dargli fiducia. E così il primo a dichiarare guerra alla linea dell'ex premier è Augusto Minzolini: "Io continuo a pensare che il prossimo Senato debba essere elettivo, Berlusconi non mi ha convinto". Il pugno di ferro del Cav ha lasciato in tanti senza parole. Tra i più critici oltre Minzolini ci sono Raffaele Fitto, Renata Polverini e qualcuno che non vuole metterci la faccia. "Ci autoconvochiamo" - Uno dei dissidenti che restano in incognito afferma: "Berlusconi non ci consente di parlare? Noi allora ci autoconvochiamo in un'assemblea per decidere il da farsi”. In un clima teso, che cambia di minuto in minuto, resta la riunione è convocata per domani. Intanto durante ilo vertice tra i forzisti sono continuati i malumori e i borbottii in sala, minacce di autoconvocazioni per domani, persino diverbi con Berlusconi. Nel corso della riunione il senatore Vincenzo D'Anna e la senatrice fittiana Cinzia Bonfrisco hanno chiesto di poter prendere la parola ma la richiesta non è stata accolta. "Vai con Alfano" - Così al termine dell'incontro, D'Anna ha avvicinato Berlusconi ribadendogli le sue perplessità e affermando che sulla linea di collaborazione con Renzi, allora, aveva ragione Angelino Alfano che ci governa insieme: "Conosco le tue critiche, le leggo sui giornali tutti i giorni. Se la pensi così allora vai tu con Alfano", è stata la seccata replica di Berlusconi.