Camera, sì all'arresto di Giancarlo Galan per le tangenti Mose. Forza Italia: "Una barbarie"
Una "barbarie". Così Forza Italia ha bollato il voto favorevole della Camera all'arresto del deputato azzurro Giancarlo Galan. A Montecitorio sono stati 395 i voti favorevoli contro i 138 contrari, nonostante Forza Italia avesse chiesto e ottenuto lo scrutinio segreto sperando nella "clemenza" di alcuni deputati della maggioranza. E così l'ex governatore del Veneto, coinvolto nell'inchiesta veneziana sulle tangenti del Mose, finirà agli arresti sebbene sia al momento ricoverato per una tromboflebite e a rischio embolo a seguito dell'ingessatura della gamba. Un problema clinico che gli ha impedito di essere in Aula per difendersi e che l'ha portato a scrivere una lettera al presidente Laura Boldrini chiedendo un nuovo rinvio del voto. La Boldrini però ha rifiutato, in ossequio a una Camera che ha fatto gli straordinari per dare il via libera alla custodia cautelare di Galan. La rabbia di Forza Italia - "Non si può trasformare la Camera in una piazza incontrollata in cui non c'è diritto", attacca Francesco Paolo Sisto a nome di tutta Forza Italia. "Mi sarei aspettato oggi una diversa discussione, un dubbio sull'effettività dell'impedimento dell'onorevole Galan. Ma se questo dubbio non c'è, perché l'impedimento è ritenuto giustificato, allora è una vera barbarie che non si consenta il rinvio". Poi un commento anche di Silvio Berlusconi, che in una nota scrive: "Sono profondamente addolorato per il voto parlamentare che ha dato il via libera all'arresto dell'on. Galan". E ancora: "Trovo particolarmente ingiusto che, non accettando il rinvio del voto proposto da Forza Italia, sia stato impedito a Galan di essere presente in Aula per potersi difendere dalle accuse che gli sono state rivolte". Il Cavaliere poi ribadisce: "Sono vicino a Giancarlo, della cui correttezza dopo trent'anni di collaborazione e amicizia sono assolutamente certo, in questo momento così drammatico e difficile".