Calabria: Nesci (M5S) a Renzi, mentre fa docce col secchiello sanita' muore
Roma, 3 set. (Adnkronos) - "Renzi, lo scorso 26 marzo lei venne a Scalea (Cosenza), comune già sciolto per 'ndrangheta, e con tono fermo, disse: 'Prometto di non lasciare indietro nessuno ma la battaglia per la legalità dovete farla voi'. Per questa 'battaglia', signor Renzi, ci siamo attrezzati di pazienza e sopportazione, lasciandola ai tweets, al suo ego infinito o, se preferisce, ai mille giorni di costruzioni 'Lego'". Inizia così la lettera che la deputata M5S Dalila Nesci ha inviato al premier, lanciando un grido d'allarme sulla sanità calabrese, ridotta a condizioni da "favelas", mentre Renzi, attacca la grillina, "fa le docce col secchiello". "Come Cinque Stelle - scrive Nesci - abbiamo scoperto e denunciato pesanti irregolarità della giunta della Calabria, che fuori della legge ha piazzato amici e compari ai vertici della sanità e di enti regionali, tanto paga il popolo. Inoltre, abbiamo chiesto, inascoltati, il rispetto della democrazia. Ricorda, signor Renzi, che in Calabria le sue truppe del Nuovo Centrodestra e di Forza Italia - che sotto la sigla Pdl ebbero tre consiglieri regionali arrestati per 'ndrangheta - hanno imposto una legge elettorale incostituzionale, che il suo governo ha poi impugnato con netta ipocrisia, come se non fosse della stessa parte politica?" "Di sguincio osservo che il ministero dell'Economia e delle Finanze ha elencato in una famosa relazione le porcherie della Regione Calabria circa spese pazze e bilanci fallimentari: sprechi a palate, dirigenti abusivi e operazioni sconce di sinistra e destra, poiché 'l'unione fa la forza', sempre nella somma impunità. Ora, la bicicletta l'ha voluta lei, signor Renzi, ma non vuol pedalare", accusa Nesci. (segue)