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Sondaggio Swg: cresce il Pd, scendono Forza Italia e Grillo

Ignazio Stagno
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Mentre il governo è impegnato a varare la legge di stabilità e il Jobs Act, i partiti cominciano a pensare al prossimo appuntamento elettorale con le regionali del 2015. Si voterà in 8 regioni e le indicazioni di voto espresse con i sondaggi cominciano ad avere un peso determinante nelle segreterie dei partiti. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Swg, il Pd resta saldamente in testa con il 39, 8 per cento guadagnando 0,8 punti in sette giorni: l'Italia, insomma, mostra di credere all'ultima valanga di promesse (elettorali) del premier, Matteo Renzi. Chi sale, chi scende - Segnali di vita arrivano anche da Sel di Nichi Vendola che si attesta al 2,4 per cento facendo registrare un incremento dello 0,2 per cento in una settimana. Sprofonda invece Rifondazione comunista che è all'1,2 per cento. Capolinea per l'Italia dei Valori che fa registrare lo 0,4 per cento dei consensi, un partito che di fatto ormai è scomparso dai radar della politica.  Se si votasse oggi la coalizione di centrosinistra farebbe registrare il 44,4 per cento dei consensi. Il centrodestra e Grillo - Nel centrodestra invece si registra il calo di Forza Italia che pur mantenendo uno zoccolo duro di elettori al 17 per cento adesso passa dal 17, 9 al 17,2. Ncd invece si blinda al 4 per cento facendo però registrare un calo passando dal 4,4 al 4,1 in sette giorni. Scende anche Fratelli d'Italia che passa dal 3,7 per cento al 3,2. Stabile invece la Lega Nord che si attesta al 7,8 per cento. La coalizione di centrodestra qualora dovesse realizzarsi un'alleanza che includa Forza Italia, Ncd, Lega e Fdi arriverebbe al 32,8 per cento. Infine lieve calo per il Movimento Cinque Stelle che passa dal 20,8 per cento al 19,9. 

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