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L.stabilità: Maroni, costi standard unica strada da seguire

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Milano, 6 nov. - (AdnKronos) - "Approfitto della presenza in sala del presidente del Consiglio dei ministri per esprimere, ancora una volta, la mia preoccupazione per i tagli previsti dalla manovra di Bilancio". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso del suo intervento all'Assemblea dell'Anci, a Fiera Milano City, rivolgendosi al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, presente in platea. "Dall'audizione sul Bilancio 2015-2017 tenuta dall'Ufficio parlamentare di Bilancio emerge che alle Amministrazioni locali sono tagliate risorse per quasi 7 miliardi di euro nel 2015, 11 miliardi di euro sia nel 2016 e 11 nel 2017. A fronte di questa riduzione più che significativa -ha aggiunto Maroni- lo Stato centrale riduce marginalmente la spesa dei Ministeri e questo è il primo punto che non va bene. Ricordo poi che, dal 2009 al 2012, le Regioni, identificate come centri di spreco, hanno ridotto la spesa primaria regionale del 38,5 per cento, mentre quella delle Amministrazioni centrali è stata ridotta del 24 per cento". "Oltre ai tagli - ha proseguito Maroni - c'è poi la questione, che riguarda particolarmente la Lombardia, del residuo fiscale, la differenza tra le entrate e la spesa pubblica effettuata. Nel 2002 la Lombardia raccoglieva entrate per 27 miliardi in più rispetto ai servizi che erogava, nel 2007 questa cifra è arrivata a 58 miliardi di euro. Una differenza enorme, che è difficile giustificare ai cittadini. Un Lander come la Baviera, per certi versi simile alla Lombardia, ha trasferito dal 1995 al 2009, complessivamente circa 30 miliardi di euro. Noi ogni anno versiamo quasi 20 volte tanto".

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