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Sardegna: Busia (Cd), eliminare uffici romani di Regione e Consiglio

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Cagliari, 17 nov. (AdnKronos) - Eliminare gli uffici romani della Regione e del Consiglio regionale della Sardegna e sopprimere il Crel. Lo afferma il consigliere regionale della Sardegna Anna Maria Busia (Cd) nell'ambito della discussione del disegno di legge sulla riorganizzazione della Regione, che andrà in aula domani. La Busia spiega come sia “fondamentale potenziare il ruolo della Regione nella Conferenza Stato-Regioni, garantendo un presidio operativo a Roma, ma non spendendo un canone locativo di 250mila euro per una sede di 800 metri quadri con 10 posti auto, come avviene oggi”. “Sarebbe opportuno – afferma - verificare la disponibilità di ambienti al Cinsedo (Centro interregionale di studi e documentazioni), di cui sono soci le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, con un contributo di 180mila euro l'anno che viene erogato della Sardegna. Tra l'altro il Cinsedo supporta la Conferenza Stato-Regioni e sarebbe, secondo l'esponente della maggioranza, il luogo più idoneo per coordinare e rendere più efficace l'azione dell'Isola a Roma. La spesa sostenuta per il Servizio di Roma, trasformato da Settore a Servizio dalla Giunta Cappellacci, non è in linea con l'obiettivo di contenere la spesa e ridurre i costi non necessari”. L'esponente nuorese del Centro democratico propone anche la soppressione del Crel, il Consiglio regionale dell'economia e del lavoro: “Abbiamo già presentato una proposta di legge, ma crediamo che potrebbe essere inserito, attraverso l'emendamento – conclude la Busia – nella logica della razionalizzazione delle spese e delle competenze della Regione. Il lavoro svolto dal Crel può essere eseguito dalle Commissioni consiliari, con un risparmio economico notevole”.

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