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Die Zeit: "Draghi via dalla Bce, arriva un fedelissimo della Merkel, e lui va al Quirinale"

Ignazio Stagno
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Un terremoto in Europa. Un vero e proprio ribaltone a Francoforte che può investire pure l'Italia. Si tratta di un giro di poltrone che potrebbe spodestare Mario Draghi dalla Bce e condurlo al Colle per il dopo Re Giorgio. L'indiscrezione su un possibile addio de presidente della Bce all'Eurotower arriva proprio dalla Germania. Il settimanale "Die Zeit" non usa gira di parole e così con un titolo a tutta pagina scrive: "Mario Draghi si trasferisce a Roma?". Un retroscena, quello che arriva dalla Germania pieno di particolari. A prendere il posto di Draghi nell'Eurotower sarebbe il finlandese Erkki Liikaner, ex commissario europeo, fedelissimo della cancelliera. E per la congiura anti-Draghi c'è pure una data: primavera 2015, appena dopo l'approvazione delle riforme istituzionali. In Germania sono convinti che Silvio Berlusconi non accetterà un candidato targato Pd e che i 5stelle ripeteranno il copione dell'altra volta, non parteciperanno ad alcuna trattativa e nei fatti si escluderanno. La congiura anti-Draghi - Così la campagna contro il presidente della Bce lanciata da Die Ziet è una sorta di piano con due assit per la Germania: il primo prevede il pieno controllo da parte della Merkel della Bce e anche un Draghi al Colle come "tutor" di Renzi. La rabbia crucca contro la Bce nasce dalle ultime mosse della banca centrale. Il governo tedesco, come ricorda Italia Oggi, è contrario al piano di acquisto di titoli cartolarizzati proposto da Draghi, duramente contestato dal ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble: "Non sono particolarmente contento dell'acquisto dei titoli cartolarizzati da parte della Bce. Bisogna agire con prudenza anche per evitare conflitti di interesse o parvenze di conflitti di interesse tra politica monetaria e vigilanza, che devono essere rigorosamente separate all'interno della Bce". Tensione Bce-Berlino - A questo quadro si aggiungono le ultime parole di Draghi che ha dichiarato come "le politiche di austerity e le correzioni alle manovre siano un freno per la crescita". Proprio quelle mosse che chiede da tempo la Germania. Insomma le grandi manovre a Berlino sono già cominciate. L'obiettivo è chiaro: prendersi in colpo solo la Bce e Roma...

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