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Quirinale, ecco la rosa dei nomi di Renzi

Nicoletta Orlandi Posti
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C'è un divertente gioco di parole che circola tra i parlamentari democratici per indicare i superfavoriti della corsa alla successione di Giorgio Napolitano. Il metodo renziano, racconta Repubblica, sarebbe quello del “ Work in Progress”, una formula che abbreviata viene letta come “W. P.”. Il metodo “W. P.” dunque, come le iniziali dei due uomini in cima alla lista dei desiderata di Matteo Renzi: Walter e Paolo, Veltroni e Gentiloni. L'ex sindaco di Roma, il primo segretario del Pd ha lasciato da tempo la prima linea, ma molte delle sue idee sono state riprese dal premier. Il ministro degli Esteri, stimato anche da Berlusconi, è stato il primo della vecchia guardia Pd a schierarsi con il segretario del Pd. A questi si aggiunge il nome di Anna Finocchiaro che nelle ultime ore sembra aver "scalzato" l'altra favorita del premier, Roberta Pinotti. Del resto, fa notare Repubblica, a palazzo Madama i rapporto tra Finocchiaro e la renziana Boschi si è fatto sempre più stretto: stima reciproca e fiducia che Boschi ha trasmesso a Renzi. Un patto anche con Fitto - Ovviamente per far in modo che al Colle salga la donna o l'uomo che Renzi sponsorizza è necessario trovare i voti che potrebbero mancare dai ribelli del Pd. E i voti che il premier ha in mente di accaparrarsi sono quelli dei ribelli di Forza Italia che finora sono 34 ma a breve si dice arriveranno a 40. E' per questo che Renzi, secondo il retroscena di Francesco Bei, ha incaricato Graziano Delrio di iniziare a sondare Raffele Fitto. L'oppositore interno del leader forzista e Delrio si conoscono bene e si stimano, fin da quando il primo era ministro degli Affari regionali e il secondo presidente dell'Anci. I primi approcci saranno condotti quindi dal sottosegretario di palazzo Chigi; in un secondo tempo, se dovesse servire, entrerà in campo direttamente il titolare. «La situazione — spiega a Repubblica un renziano — è semplice: per non sottostare ai giochetti della minoranza del Pd noi abbiamo bisogno di una candidatura che nasca all'interno del patto del Nazareno. Ma Berlusconi non è più in grado di garantire i suoi voti. Per cui è necessario trattare direttamente con Fitto per allargare il patto anche a lui». Legge elettorale - Del resto corre voce che sia stato proprio l'ex Cavaliere a chiedere il soccorso del premier per ridurre a più miti consigli il suo avversario pugliese. Ma cosa può offrire Renzi a Fitto per farlo sedere al tavolo? «Noi — ha anticipato l'ex ministro ai suoi — abbiamo bisogno di tempo per organizzarci. E quel tempo l'unico che può offrircelo è Renzi. Se lui lo vuole vendere noi lo compriamo». Insomma, il premier dovrebbe garantire il proseguimento della legislatura. E l'unico modo per farlo è assicurare che l'Italicum non entrerà in vigore prima dell'approvazione definitiva della riforma costituzionale.

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