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Renzi e la partita del Quirinale

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Lucia Esposito
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Con la nota ufficiale del Quirinale in cui sostanzialmente Giorgio Napolitano smentisce le voci di dimissioni a metà dicembre, Matteo Renzi ha tirato un sospiro di sollievo. La "pratica" Colle non è più un'impellenza, tuttavia lo scenario che si è aperto lo mette di fronte a una realtà: lui ha bisogno di Pier Luigi Bersani. Ieri alla direzione del partito ha chiesto compattezza all'interno del partito, ha chiesto lealtà e correttezza in vista della riforma elettorale ma ancor di più del Colle. E' evidente che con lo sfaldarsi del Patto del Nazareno, il partito rischia di spaccarsi ulteriormente e la minoranza Pd, quella che - come scrive Srefano Folli su Repubblica - non intendo agevolare il cammino del presidente del consiglio si sentiranno incoraggiati dal venir meno , magari anche solo temporaneo della sponda berlusconiana". Renzi ha bisogno di Bersani, dunque. Nonostante l'annuncio del Quirinale, Renzi sa (ma lo sa anche Silvio Berlusconi) che non ha molto tempo e che se anche l'annuncio delle dimissioni venisse rinviato, il Parlamento non può continuare a lavorare come se nulla fosse. Ed è per questo che il premier, vuole intanto portare a casa la riforma della legge elettorale contando sulla coesione del suo partito. Ma allo stesso tempo è cauto con Berlusconi...Un colpo alla botte e uno al cerchio. 

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