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Mafia Capitale, Renzi: "Non lasceremo Roma nelle mani dei ladri"

Nicoletta Orlandi Posti
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"Noi non lasceremo la Capitale in mano ai ladri, Roma è troppo grande e bella per lasciarla in quelle mani". Matteo Renzi torna a parlare della maxi inchiesta che ha portato alla luce un sodalizio di stampo mafioso in cui sono coinvolti nomi di esponenti politici del Pd. Ai Giovani democratici che lo ospitavano il premier ha detto: "Se dite Roma io dico bellezza. Roma è la Capitale che suscita passione in tutto il mondo. Noi non sappiamo se quello che sta emergendo dipinge il quadro di un atteggiamento di tangentari alla matriciana o di mafiosi capaci di relazioni pericolose. Lo dirà la giustizia". Di certo, aggiunge Renzi, "lo sdegno delle prime 48 ore non basta. Noi siamo garantisti, e per questo diciamo che si vada a processo con le sentenze". Processi rapidi - "Mi interessa che si vada rapidamente a fare i processi", spiega il segretario del Partito Democratico, "che giudici dicano chi è colpevole e chi no perchè è inaccettabile che nessuno paghi. Il mio impegno è quello che ogni giorno chiederemo che si facciano velocemente i processi". "Il Pd", conclude Renzi, "non si mette a fare le pulci alle amministrazioni precedenti ma chiede che si distingua con processi veloci e giusti chi ha rubato e chi da una settimana non dorme per una foto rubata quattro anni fa. Perchè un fare 'selfie' non è come prendere tangenti, la cosa peggiore che si possa fare".

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