Tutti i voli di stato dei ministri e dei portaborse del governo Renzi
Sui voli di Stato effettuati dal presidente della Repubblica, dal presidente del Consiglio, dai presidenti di Camera e Senato e dal presidente della Corte Costituzionale non si può sapere niente. I loro spostamenti sono «coperti». Per tutti gli altri, invece, vale il principio della trasparenza. «In base a quanto disposto dall'articolo 3 del decreto legge del 6 luglio 2011, n. 98», si legge sulla pagina del sito del governo riservata all'argomento, «in questa sezione è pubblicato l'elenco di tutti i voli di Stato effettuati dal 31esimo Stormo dell'Aeronautica militare». Sotto compare la lista dei voli di Stato effettuati da febbraio ad ottobre dai membri del governo e dai funzionari che ne hanno diritto, compreso il famoso volo del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, finita al centro delle polemiche per un caso simile. E così salta fuori che il primato spetta all'ex ministro degli Esteri, Federica Mogherini, passeggero dei «voli blu» per ben 24 volte in soli 6 mesi. L'ultimo spostamento dell'attuale Lady Pesc, stando alla documentazione pubblicata dalla presidenza del Consiglio, risale al 2 ottobre del 2014 quando l'allora titolare della Farnesina ha effettuato il volo Catania-Lampedusa. Il giorno successivo è ripartita dall'isola alla volta di Roma. Il debutto, invece, risale all'8 maggio dell'anno scorso quando era volata a Salonicco. Da lì in poi è tutto un sali e scendi dalla scaletta dei Falcon. Ma se la Mogherini è giustificata dal fatto di aver ricoperto l'incarico di ministro degli Esteri, colpisce il volo registrato a nome Cantone del 3 ottobre scorso. Presumendo che il Cantone in questione sia Raffaele, il magistrato scelto da Renzi per controllare gli appalti, il presidente dell'Autorità anti-corruzione vola da Roma a Milano con un aereo di Stato. Nessun volo di linea disponibile? Treni tutti pieni? Macchine ferme in garage o occupate con ministri e sottosegretari? Tutto possibile. Resta però il dubbio dell'uso eccessivo del mezzo per una tratta «normale». Voli Più o meno standard invece per i ministri Maurizio Lupi, Giuliano Poletti, Beatrice Lorenzin, Pier Carlo Padoan, Stefania Giannini, Federica Guidi. Gli spostamenti documentati indicano mete come Lussemburgo, Algeri, Bruxelles, New Delhi, Washington, Ginevra, Gibuti, Mosca, Beirut. Insomma, tutto secondo copione, viene da pensare. In realtà, decifrando i dati, s'intuisce come la partenza del governo Renzi sia stata in sintonia con gli annunci fatti, «sobrietà e uso parsimonioso dei mezzi», per passare all'uso disinvolto dei mezzi a disposizione. Un po' come nel passato recente. Anche perché la lista dei voli di Stato indica il ministro, ma non quanti collaboratori, portaborse e «imbucati» hanno volato con lui. A gridare vendetta, però, è la mancanza di trasparenza relativa all'uso degli aerei blu da parte delle cinque alte cariche dello Stato. «Esclusi quelli relativi al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai presidenti di Camera e Senato e al Presidente della Corte Costituzionale», si legge sul sito del governo. Perché la trasparenza si ferma laddove si fa più stringente la necessità del controllo? Chissà quante belle sorprese ci aspettano. di Enrico Paoli