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Grandi opere e mafia capitale: un partito sotto inchiesta

Eliana Giusto
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Si sono sempre considerati superiori agli altri, moralmente. Ma il Pd è coinvolto in moltissime inchieste sul malaffare. Da Nord a sud, l'elenco di esponenti dem finiti nelle Procure e nei tribunali, riporta il Tempo, è lunghissimo. Nel Lazio a finire nel mirino della procura di Rieti per le spese pazze in Regione, sono gli attuali senatori Bruno Astorre, Carlo Lucherini, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia e Daniela Valentini, il deputato Marco Di Stefano, coinvolto anche in un' indagine su una presunta tangente da 1,8 milioni di euro. Nell'indagine per tentata turbativa d'asta è coinvolto Maurizio Venafro, capo Gabinetto del governatore Nicola Zingaretti. Nel comune di Roma sono indagati il vicesindaco Luigi Nieri. Sempre nel Lazio nell'inchiesta Mafia Capitale sono coinvolti Luca Odevaine, ex vicecapo Gabinetto di Veltroni, Mirko Coratti, consigliere comunale indagato per corruzione, ed Eugenio Patanè, sotto inchiesta per turbativa d'asta e finanziamento illecito. In Toscana, nell'inchiesta fiorentina sulle Grandi Opere, è indagato per induzione indebita Antonio Bargone, ex sottosegretario Pd nei governi Prodi e D'Alema, e anche l'ex consigliere regionale Vladimiro Fiammenghi, l'ex assessore Alfredo Peri e l'ex presidente della Provincia di Modena, Graziano Pattuzzi, tutti del Pd. Un mese fa la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio anche per l'ex presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, nell' ambito di un' inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. In Piemonte è sotto inchiesta per gettoni relativi a giunte mai convocate quando era presidente circoscrizionale Paola Bragantini, attuale deputata Pd. In Lombardia è ancora aperta l'inchiesta sul Sistema Sesto, che vede imputato l'ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. In Puglia, invece, nell'inchiesta sulla sanità, è sotto processo l'ex senatore Pd Alberto Tedesco. Mentre l'ex vicepresidente della giunta, Sandro Frisullo, è stato condannato per turbativa d' asta.  In Veneto è accusato di finanziamento illecito nell'inchiesta sul Mose l'ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni mentre Francantonio Genovese è sotto processo per i Corsi d'oro. In Sardegna è stato rinviato a giudizio il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, per la nomina del sovrintendente del Teatro Lirico. In Emilia, ndagine collettiva a Imola, per un'inchiesta sugli apparecchi elettronici che segnalano le infrazioni ai semafori: indagato per abuso d'ufficio il sindaco Pd, Daniele Manca, per falso ideologico. In Campania, a Ercolano, è stata aperta un'indagine conoscitiva per fare luce su alcuni iscritti alle comunali che sarebbero legati al clan del Vesuviano. I cognomi che hanno destato l'attenzione degli inquirenti sono vecchie conoscenze: Papale, Birra, Zirpoli, Durantini. Inoltre le indagini dovranno accertare il perché dell' impressionante aumento degli iscritti, passati da 300 della volta precedente agli attuali 1.213.

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