Cerca
Cerca
+

Forza Italia, Raffaele Fitto blindato: perché Silvio Berlusconi non lo può espellere

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

Forza Italia è, da tempo, un partito sull'orlo dell'implosione. A dilaniarlo, su tutto, le tensioni tra il leader, Silvio Berlusconi, e il capo dei diffidenti, Raffaele Fitto. Il Cav avrebbe voglia - ne avrebbe molta - di cacciare l'ex governatore della Puglia dalla sua creatura politica. Il punto, però, è che semplicemente non può. La ragione ce le spiega Tommaso Labate sul Corriere della Sera: Fitto potrebbe essere espulso soltanto dal collegio dei probiviri, che oggi, però, Forza Italia non ha. Oggi, dunque, non è possibile attivare la "pratica di espulsione". Ma perché non esiste un collegio dei probiviri? Anche qui la risposta è piuttosto semplice. Quando è rinata Forza Italia dalle ceneri del Pdl, si conferì "al presidente Berlusconi pieno mandato politico e giuridico per attivare le necessarie procedure, anche attraverso le convocazioni degli organi statuari, secondo lo statuto di FI". Nella delibera dell'ufficio di presidenza, dunque, l'unico riferimento è allo statuto forzista, che a sua volta prevedeva i seguenti provvedimenti disciplinari: "Richiamo, sospensione, espulsione e revoca dell'affiliazione". E il procedimento sull'espulsione, diceva la carta azzurra, può essere istruito solo davanti al collegio nazionale dei probiviri, "composto da 5 membri effettivi e 4 supplenti, eletti dal consiglio nazionale". Ma il consiglio nazionale non li ha mai nominati. Perché? Semplice: il consiglio a sua volta viene eletto dal congresso nazionale del partito, che però non si è mai tenuto.

Dai blog