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Scuola, sindacati uniti: "Il 5 maggio sciopero contro la riforma del governo Renzi"

Andrea Tempestini
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Quasi sette anni dopo l'ultimo sciopero, le sigle della scuola torna a compattarsi. Ad annunciarlo dal palco della manifestazione delle Rsu in corso a piazza SS. Apostoli a Roma sono i sindacati confederali. Martedì 5 maggio, i lavoratori - docenti, Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) e dirigenti scolastici - aderenti a Flc-Cgil, Cisl scuola e Uil scuola, Gilda-Unams, Snals-Confsal scenderanno in piazza contro il disegno di legge sulla Buona scuola, presentato dal governo e in discussione con tempi strettissimi in questi giorni in Parlamento. A questo punto, i Cobas della scuola che manifesteranno il prossimo 24 aprile, potrebbero decidere di revocare la loro protesta e aderire, compattando il fronte sindacale, a quella del 5 maggio. Annunciano l'adesione alla manifestazione anche gli studenti della Uds e della Rete studenti medi. Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, parla di "sciopero legittimo", ma difende la riforma del governo, affermando che "ha principi rivoluzionari. E ancora: "E'una riforma che ha dei principi rivoluzionari dal punto di vista culturale, del metodo e della governance delle scuole. Sono certa - ha concluso - che quando sarà capita fino in fondo da tutti ci sarà un'accettazione ma soprattutto una partecipazione ancora più ampia di quella che abbiamo trovato".

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