Silvia Sardone: "Ecco chi salvo e chi caccio da Forza Italia"
Il 30 aprile si chiudono le liste per le elezioni regionali del prossimo 31 maggio. Ed è per questo che in Forza Italia la tempesta delle scorse settimane si è chetata. Chi ha qualche speranza di finirvi dentro preferisce stare buono. Ma è assai probabile che dal 2 maggio il caos e le polemiche tornino a regnare nel partito azzurro. Silvia Sardone, che alle regionali non partecipa perchè in Lombardia non si vota, non smette di martellare il partito. La consigliera di zona a Milano per il partito del Cavaliere parla questa volta con una lunga video-intervista sul sito affaritaliani.it. E come solito non fa sconti ai big del partito. Metterebbe volentieri da parte "Paolo Romani che ha twittato contro di me. E anche Maurizio Gasparri che lo ha ritwittato". E poi? "Io mi occupo di diritto del lavoro e non capisco come Renata Polverini possa stare nel mio partito. Qual è la nostra linea sul lavoro? Mistero". Denis Verdini? "Beh, è più vicino a Renzi che a Berlusconi. Io e lui non possiamo stare nello stesso partito". E Raffaele Fitto? "Dice cosa anche condivisibili ma nel modo sbagliato. Io comunque non prenderei mai tutte le preferenze di Fitto. Ho preso 250 voti per il consiglio di zona di Milano. Porca miseria, come ha fatto Fitto a prenderne quasi 200mila in Puglia alle Europee?". Giovanni Toti da tenere o da cacciare? "Non lo butto giù dalla torre. E' lì solo da un anno. Io ce l'ho con quelli che sono lì da 20 anni e non hanno combiato molto e sono gli artefici della disfatta". Salva, la Sardone, "Mariastella Gelmini che mi ha dato un ruolo nella segreteria regionale", Renato Brunetta "perché è uno dei pochi che fa l'opposizione a Renzi" e Daniela Santanchè "perché ha le palle. Fa politica e lavora, due robe insieme. Brava".