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Stop ai vitalizi, Boldrini: "Noi rigorosi"

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Eliana Giusto
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"Il partito del non è mai abbastanza sarà sempre in agguato, pronto a sminuire qualsiasi cambiamento. L'ufficio di presidenza della Camera e il consiglio di presidenza del Senato hanno approvato una delibera che non ha precedenti. Votare la cessazione dei vitalizi per gli ex parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi è un segnale di discontinuità e moralizzazione della politica chiaro e forte, che va incontro alle richieste di centinaia di migliaia di cittadini". Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini in un'intervista al  Corriere della Sera. La Boldrini si autocelebra non vedendo che questa delibera è una farsa dato che chi non prenderà il vitalizio riavrà comunque indietro i contributi versati durante la propria carriera parlamentare, al netto delle mensilità già percepite. "Abbiamo voluto fare una scelta sui reati gravi e gravissimi, mettendo dentro mafia, terrorismo, corruzione, concussione, omicidio... L'abuso di ufficio è un reato grave, ma non a questo livello", ha proseguito Boldrini. "A un cittadino italiano che ha versato i contributi e poi si è macchiato di un crimine grave, quando esce dal carcere la pensione non gliela leva nessuno. Noi invece siamo più rigorosi. Al parlamentare che pure ha versato i contributi e si macchia di reati gravi, il vitalizio non glielo a diamo più", ha sottolineato. "Chi insulta è libero di farlo. Ma io ho un altro stile e non replico, preferisco ragionare", ha detto riferendosi a Beppe Grillo e ai 5 Stelle per i quali questo provvedimento è "una farsa". "Alla Camera - conclude - nei primi due anni abbiamo risparmiato 138 milioni e nel bilancio del 2015 approveremo ulteriori risparmi. Con la riforma delle retribuzioni tra Camera e Senato abbiamo risparmiato 97 milioni in quattro anni. Ma una cosa è la spending review e un'altra è lo stop ai vitalizi per i parlamentari condannati. In questo caso l'obiettivo principale è darsi nuove regole, eliminando ciò che non è più accettabile".

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