
Crisi: Domaneschi (Cisl), reddito di cittadinanza non è priorità Lombardia

Milano, 12 mag. (AdnKronos) - "La priorità in Lombardia non può essere il reddito di cittadinanza annunciato dalla Regione". Lo afferma Osvaldo Domaneschi, segretario generale Cisl Lombardia commentando l'introduzione del reddito di cittadinanza in Lombardia annunciata questa mattina dal governatore Roberto Maroni. A fine maggio, rileva Domaneschi, "circa 5mila lavoratori lombardi resteranno senza cassa in deroga, altri 30mila la termineranno gradualmente nei prossimi mesi e non avranno più nulla". Per questo, la vicenda "meriterebbe altri approfondimenti: i fondi sociali europei devono servire per creare opportunità e occasioni di sviluppo e di lavoro per i giovani. E se ci sono risorse disponibili, o individuabili, si pensi ai contratti di solidarietà, a chi sta perdendo il lavoro nelle piccole imprese, ai temi della sanità legati ai ticket e superticket". Il riferimento è alla costruzione di un'alternativa alla cassa in deroga: "In Lombardia - sottolinea - abbiamo ottenuto di frazionare i 5 mesi nell'arco dell'anno, ma la situazione rischia di diventare drammatica". Secondo la Cisl Lombardia, dunque, occorre accelerare sulle riforme annunciate: "Il governo deve al più presto realizzare la riforma della cassa integrazione, estendendola anche alle medie e piccole imprese e puntando di più sui contratti di solidarietà".
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