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Forza Italia: Verdini e Rossi i due finanziatori più generosi

Matteo Legnani
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Il braccio di ferro tra 'lealistì e  'fittianì si ripercuote anche sulle disastrate casse di Forza Italia. Tra i maggiori finanziatori del partito, infatti, secondo quanto  emerge dalle dichiarazioni erogate ai partiti nel 2014, relative ai  contributi dei privati, che devono essere depositate alla Camera per  le somme superiori ai 5 mila euro, risultano proprio i fedelissimi di  Arcore. Spulciando le carte, si scopre, infatti, che sono pochi i  deputati e senatori 'verdinianì solvibili, mentre si contano sulle  dita delle mani i ricostruttori: sono appena due e parliamo della  senatrice Cinzia Bonfrisco (8.460 euro) e del presidente della  commissione Bilancio di Montecitorio, Daniele Capezzone (10.600 euro,  di cui 9.600 a «titolo di rimborso spese per servizi resi da Fi a supporto dell'attività politico-parlamentare»). Tra i 'filo-nazareni' spicca Denis Verdini, con una quota  consistente di 50mila 800 euro divisa in due tranche. A cui si  aggiungono i fedelissimi Massimo Parisi (15.870,36 euro); Monica Faenzi (8.800euro); Ignazio Abrignani con 31.600 euro (divisi in 3  parti: 22.000; 2.000 e 9.600 euro); Luca D'Alessandro (5.600 euro), Giovanni Mottola (9.600 euro). A guidare il drappello dei 'pagatorì tra i fedelissimi di Silvio  Berlusconi, sempre nel 2014, c'è la tesoriera unica del partito  Mariarosaria Rossi per un totale di 54.600 euro, versate in tre 'rate' (25.800euro; 20.000; 9.600 euro.  Seguita a ruota dalla responsabile  comunicazione del partito, Deborah Bergamini con complessivi 48.800  euro (articolati in 4 tranche; 20.000; 10.000; 8.8000 e 10.000) e dal  coordinatore regionale delle Marche, il senatore Remigio Ceroni, con  33.800 euro in tre quote. L'ex tesoriere del Pdl, il deputato forzista Rocco Crimi, ha sborsato prima 20.261,50 euro, poi 11.845 euro. Tra i maggiori finanziatori anche il senatore Francesco Giro con  complessivi 55.600 euro e Maria Rizzotti con 33.800 euro in tutto e   Vincenzo Gibiino, coordinatore regionale in Sicilia, con 47.200 euro.  C'è pure Marco Marin, coordinatore regionale in Veneto con 10.860  euro. I capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, hanno versato, rispettivamente, 8.242 euro e 6.400 euro. Maurizio  Gasparri ha sborsato 8.800 euro.

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