Legge di Stabilità, manovra da 27 miliardi: dal canone Rai al Fisco, che cosa cambia
Un'Italia "forte, semplice, giusta e orgogliosa". Sono questi i quattro aggettivi che contraddistingueranno il nostro Paese grazie alla legge di Stabilità 2016, varata dal Consiglio dei ministri, il 15 ottobre, dopo quasi due ore di lavori. La manovra sarà di 27-30 miliardi e verterà intorno a quattro pilastri. Il tutto affinché "le tasse vadano giù, in modo sistematico", come ha spiegato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il segno più - "Si chiama legge di Stabilità, ma si pronuncia legge di fiducia", ha spiegato Renzi che ha avviato la manovra per arrivare ad avere "un'Italia con il segno più" che non è più vincolata a un vittimismo rassegnato che l'ha contraddistinta per troppo tempo. Basta tasse- Il piano del governo prevede l'addio all'Imu-Tasi. "Via le tasse sulla prima casa", ha detto il Premier. Un intervento questo, che sarà accompagnato anche da quello straordinario sulle case popolari dove verranno investiti 170 milioni di euro per "l'efficientamento energetico". Ires - "Tagliamo l'Ires dal 2017 al 24%", ha annunciato il presidente del Consiglio. Ma, per vedere un anticipo già nel 2016 ci dovrà essere una condizione fondamentale: la Commissione europea deve riconoscere lo 0,2% del Pil, ma c'è ancora molta incertezza sulla risposta di Bruxelles. La flessibilità - Renzi ha poi insistito su un punto cruciale, cioè quello di aver recuperato uno spazio di flessibilità "che vale circa 13 miliardi" in Europa e che rende il Paese più credibile. Gli investimenti - "La prima legge di Stabilità spiegata via Twitter nella storia", come ha precisato il Premier, prevede anche un supporto al 140% per chi investe. E, inoltre, alza il limite del contante da mille a tremila euro, come già annunciato negli scorsi giorni. Sarà incentivato anche l'uso della moneta elettronica e la lotta all'evasione non verrà intralciata dal nuovo provvedimento. Più sostegno ai poveri - L'Italia che uscirà dalla nuova legge sarà un Paese che combatte diseguaglianze e povertà. Così sono stati previsti 450 milioni da destinare alla Terra dei fuochi e un fondo di garanzia per l'Ilva. Verranno abbattute anche l'Imu e l'Irap agricole, in nome della semplificazione. Per i poveri invece, ci sarà un contributo dello stato per 600 milioni così come per la Sanità arriveranno 111 miliardi per il 2016. Unica condizione: "Spenderli bene". "Sbrigatevi ad assumere" - Gli sgravi contributivi per chi assume sono confermati fino al 31 dicembre 2015. "Dal 2016 si riducono invece al 40% e dal 2017 caleranno ancora: quindi sbrigatevi ad assumere", ha annunciato Renzi che prosegue così la riforma del lavoro già avviata con il Jobs Act. Canone Rai - Certezze anche per il canone di cui tanto si era parlato nei giorni scorsi. "La curva del canone è discendente, 100 euro nel 2016, 95 nel 2017", ha spiegato il Premier che ha anche confermato che l'importo verrà accorpato a quello delle bollette. Spending review - La spending review ha una cifra definitiva: sarà di 5 miliardi. Sono i soldi necessari per il "pacchetto fiscale" e il 3% dei tagli riguarderà i ministeri.