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Unioni civili e adozioni per i gay, il sondaggio che spaventa Matteo Renzi

Giulio Bucchi
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Su unioni civili e adozioni per le coppie gay Matteo Renzi rischia di essere finito in un vicolo cieco. Politicamente, l'ultima uscita del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ("Andremo avanti anche senza Ncd, troveremo maggioranze alternative") sembra una forzatura per mettere spalle al muro Angelino Alfano e i suoi. E lo stesso Renzi da tempo si sforza di convincere gli scettici che lo circondano: "Io mi sono esposto su questa tematica e la legge si farà". Il guaio è che unioni civili, stepchild adoption (la possibilità per un omosessuale di adottare il figlio biologico del compagno/a) e affini sono materie che spostano pochi voti, e forse pure in negativo.  Il sondaggio che spaventa Renzi - Secondo il Corriere della Sera, un sondaggio starebbe convincendo di questo il premier. Che non può tornare indietro, ma di sicuro può frenare, facendo slittare tutto con tempi e modi più convenienti. Oltre alle minacce di sfiducia (improbabili?) di Ncd e dei dissidenti cattolici dentro al Pd (una trentina), Renzi avrebbe toccato con mano la contrarietà della maggioranza degli italiani, circa due su tre, sulle adozioni per le coppie gay. Non a caso nel governo si valutano scorciatoie cavillose come l'affido rafforzato che non passano ai pasdaran dei diritti gay, con tempi di varo peraltro molto vaghi. A dicembre? Più probabilmente si comincerà a parlarne in Senato a gennaio, con il rischio poi che un testo "morbido" venga modificato alla Camera da un Pd molto più gay friendly in asse con il Movimento 5 Stelle. Una trafila piena di insidie che farebbe felice i sostenitori dei diritti dei gay ma forse ancora di più Bersani e gli anti-renziani.

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